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ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05232009-122344


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
CARISSIMI, CARLO GIUSEPPE
URN
etd-05232009-122344
Titolo
Sviluppo del Firmware abilitante la lettura di TAG RFID ISO14443 B per chipset NXP CL RC632
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA DELLE TELECOMUNICAZIONI
Relatori
Relatore Ing. Magnarosa, Marco
Relatore Ing. Salvatore, Alfredo
Relatore Dott. Garroppo, Rosario Giuseppe
Relatore Prof. Giordano, Stefano
Parole chiave
  • iso14443
  • nxp
  • rfid
Data inizio appello
22/06/2009
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
22/06/2049
Riassunto
Oggigiorno la tecnologia più all’avanguardia nell’identificazione di un oggetto attraverso l’assegnazione di un’identità univoca che consenta di distinguerlo in modo non ambiguo all’interno di una popolazione di oggetti è quella degli RFID.
Tale tecnologia RFID (Radio Frequency IDentification) consente di realizzare l’identificazione di un oggetto attraverso una trasmissione a radio frequenza. La potenzialità degli RFID non si limita solo nel fatto di poter assumere informazioni su un particolare oggetto, cosa che potrebbe essere tranquillamente ottenuta anche con altre tecnologie, come ad esempio i Codici a barre monodimensionali e bidimensionali, ma soprattutto nella capacità di realizzare un sistema di comunicazione che, tramite i segnali a radio frequenza, non necessita di contatto fisico tra gli apparati e neanche di visibilità tra gli stessi. Risulta quindi immediato immaginare i vasti scenari di applicazione di tale tecnologia in tutti quei settori dove l’assunzione di informazioni attraverso operazioni di ricerca, selezione, localizzazione spaziale e tracciamento di oggetti è di fondamentale importanza.
Tra le innumerevoli applicazioni che sono state sviluppate per risolvere diversi problemi in vari campi gli RFID risultano impiegati nei sistemi di automazione nell’industria automobilistica, nei sistemi per seguire la rotta dei carri ferroviari, in sistemi per la localizzazione di bestiame e di animali selvatici nelle riserve naturali, sistemi per il tracciamento delle merci nella catena di distribuzione, sistemi per l’anti taccheggio nel commercio al minuto, fino ad arrivare ad applicazioni sempre più complesse. Attualmente le applicazioni più delicate di questa tecnologia sono i sistemi elettronici di raccolta pedaggi, i sistemi per il controllo degli accessi, i sistemi di identificazione elettronica attraverso l’integrazione all’interno di documenti come i passaporti e carte di credito, applicazioni per le quali si deve tener conto dei problemi di sicurezza e privacy per prevenire l’acquisizione fraudolenta di dati, la loro modifica e distruzione, problema sempre attuale nel campo delle telecomunicazioni.
Inizialmente la diffusione degli RFID intorno agli anni ‘90 non vide un pieno consenso da parte degli attori della catena di distribuzione in quanto avevano difficoltà a giustificare gli investimenti in questa nuova tecnologia dal momento che vi si contrapponevano tecnologie già ben consolidate come i codici a barre. Nonostante questi iniziali fattori ostativi che non consentivano una massiva diffusione di questa tecnologia e che non facevano individuare il valore aggiunto degli RFID nel contesto aziendale, ora gli RFID sono una realtà che trova applicazione in moltissimi sistemi grazie allo sviluppo tecnologico avutosi in questo settore che ha consentito un notevolissimo abbassamento dei costi di sviluppo e produzione di questi apparati attraverso soluzioni a costi sempre più contenuti.
Per quanto riguarda gli standard di tale tecnologia, questi assicurano che gli apparati RFID possano comunicare tra loro facilmente senza disturbare altri servizi a radio frequenza. Gli standard infatti assicurano che ci sia interoperabilità tra gli apparati di fabbricanti differenti e che non ci siano interferenze tra le comunicazioni degli apparati stessi con altri apparati radio elettrici. Il processo di standardizzazione è gestito a livello mondiale da organismi internazionali quali l’ITU (International Telecommunications Union), il CEPT (European Conference of Postal and Telecommunications Administrations) e l’ETSI (Istituto Europeo di Standardizzazione nelle Telecomunicazioni) per quanto riguarda la gestione dello spettro radio e quindi per garantire il rispetto del principio di non interferenza, mentre per assicurare l’interoperabilità tra gli apparati di diversi fabbricanti e quindi della standardizzazione delle interfacce di comunicazione troviamo l’ISO (International Organizzation for Standardization) ed EPCglobal (Electronic Product Code).
In questo lavoro di Tesi svolto presso il “Consorzio Cubit” si è quindi iniziato a familiarizzare con la tecnologia degli RFID e, nello specifico, si è sviluppato il firmware per un Reader RFID HF (13,56MHz) conforme allo standard 1SO 14443.
Questa presentazione del lavoro svolto strutturata in cinque capitoli è cosi organizzata: nel Capitolo I si è realizzata una panoramica generale sugli RFID, le loro caratteristiche, descrizione dei vari apparati, confronti prestazionali, tecniche di codifica dei dati utilizzate, tecniche di modulazione, generalità sugli standard, accenno ai problemi di sicurezza; nel Capitolo II vengono illustrati gli aspetti fondamentali dello standard ISO/IEC 14443 con particolare attenzione alle differenze tra il Tipo A e il Tipo B; nel Capitolo III si è realizzato un confronto tra le varie soluzioni presenti nel mercato; nel Capitolo IV si è cercato di realizzare una panoramica sul funzionamento del Reader CL RC632; nel Capitolo V si è descritta l’implementazione del firmware realizzato.
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