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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05222018-220403


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
RIZZI, SARA
URN
etd-05222018-220403
Titolo
Valore prognostico di un indice di funzione sisto-diastolica al Doppler tissutale in pazienti con scompenso cardiaco asintomatico (stadio A e B)
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Di Stefano, Rossella
correlatore Dott. Fabiani, Iacopo
Parole chiave
  • doppler tissutale pulsato
  • ecocardiografia
  • prognosi
  • scompenso cardiaco
Data inizio appello
12/06/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/06/2088
Riassunto
Lo scompenso cardiaco è una sindrome clinica complessa secondaria ad un’alterazione strutturale e/o funzionale del riempimento e/o dell’eiezione ventricolare.
Circa l’1-2% della popolazione adulta dei paesi sviluppati ne soffre, con una prevalenza che diviene >10% fra gli individui di età>70 anni.
Le linee guida dell’American College of Cardiology/American Heart Association (ACC/AHA) identificano 4 stadi di SC:
- STADIO A: alto rischio di sviluppare SC in assenza di alterazioni cardiache strutturali o sintomi di SC
- STADIO B: alterazioni strutturali cardiache senza segni o sintomi di SC
- STADIO C: alterazioni strutturali cardiache con sintomi di SC pregressi o attuali
- STADIO D: SC refrattario che richiede un intervento specialistico.
I pazienti in stadio A e B sono i target ideali per la prevenzione di SC.
I fattori di rischio tradizionali delle malattie cardiovascolari (STADIO A) sono in grado di condurre al rimodellamento cardiaco maladattativo (STADIO B) e col tempo a disfunzione sintomatica del ventricolo sinistro. L’individuazione precoce di disfunzione subclinica del ventricolo sinistro (sistolica o diastolica) è fondamentale, perché tale progressione può essere influenzata positivamente dal trattamento precoce.
La valutazione delle pressioni di riempimento del ventricolo sinistro rappresenta uno strumento affidabile per la stratificazione del rischio in pz con SC. A tal proposito, considerando le limitazioni delle misurazioni invasive (cateterismo cardiaco), l’ecocardiografia doppler, in particolare il rapporto E/e’ (E: velocità transmitralica protodiastolica ottenuta mediante studio Doppler del flusso transmitralico; e’: velocità miocardica protodiastolica al Doppler tissutale pulsato dell’anello valvolare mitralico) è stato proposto come l’indice ecocardiografico più accurato per la valutazione di tali pressioni in differenti contesti clinici.
È altresì vero che ci sono varie limitazioni nel rapporto E/e’, in aggiunta alla sua definizione semi-quantitativa delle pressioni di riempimento (includendo, tra le altre, il sito anulare di misurazione; il range 8-15, una “fascia grigia” in cui la stima è incerta ed è necessario considerare procedure aggiuntive; il ruolo in soggetti sani, la presenza di valvulopatia mitralica moderata-severa e di anormalità nella cinesi regionale murale).
Ciò nonostante, il TDI consente la contemporanea valutazione della funzione sistolica longitudinale (mediante la velocità s’), la quale è interessata in modo variabile e nei differenti stadi di SC.
E/(e’ x s’)average, un indice adimensionale che unisce sia informazioni diastoliche che sistoliche, è stato proposto come predittore affidabile della pressione telediastolica ventricolare sinistra in pz in ritmo sinusale, indipendentemente dalla frazione di eiezione (FE) del ventricolo sinistro, in particolar modo in quei pz con E/e’average tra 8 e 15.
Obiettivo dello studio
Lo scopo del nostro studio è stato valutare l’impatto prognostico di E/(e’ x s’)average in una coorte di pazienti con scompenso cardiaco asintomatico (stadio A e B).
Materiali e metodi
Abbiamo analizzato restrospettivamente uno studio multicentrico della Società Italiana di Ecografia Cardiovascolare (SIEC): lo studio DAVES (Disfunzione Asintomatica del Ventricolo Sinistro – Left Ventricular Asymptomatic Dysfunction Study), che ha coinvolto 6679 soggetti asintomatici per SC (stadio A e B) di età superiore ai 18 anni provenienti da 19 ambulatori ecocardiografici e sottoposti ad un esame transtoracico di screening in presenza di almeno un fattore di rischio cardiovascolare.
Abbiamo calcolato E/(e’ x s’)average in 337 pazienti (di cui 179 maschi, 53%; età 54.7 ± 13.7 anni) usando la media delle velocità di picco settale e laterale al TDI dell’anello valvolare mitralico.
L’endpoint primario era la combinazione di mortalità da tutte le cause, infarto miocardico acuto, stroke e riacutizzazione di scompenso cardiaco.
Risultati
La frazione di eiezione è risultata 60.2 ± 11.8%; E/(e’ x s’) 1.4 ± 0.5, con s’ 7.4 ± 2.4 cm/s ed E/e’ 9.5 ± 5.4. Dopo un follow-up della durata media di 22 mesi, si sono verificati 42 eventi:
- 5 morti (12%)
- 3 infarti miocardici acuti (7%)
- 1 stroke (2%)
- 33 ospedalizzazioni per scompenso cardiaco (79%)
Nei pazienti che hanno raggiunto l’endpoint combinato, E/(e’ x s’)average è risultato 1.77 ± 0.11 contro 1.36 ± 0.28 nella popolazione priva di eventi (p<0.001).
Mediante l’analisi di regressione di Cox, aggiustata per i fattori clinici di confondimento e i parametri ecocardiografici convenzionali, E/(e’ x s’) (p<0.001), l’età (p<0.001) e il sesso maschile (p=0.03) sono risultati predittori indipendenti dell’endpoint combinato.
Conclusioni
In soggetti con scompenso cardiaco asintomatico (stadio A e B), E/(e’ x s’) ha un potere predittivo indipendente per futuri eventi cardiovascolari.
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