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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05212009-155914


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
CERVELLI, RICCARDO
URN
etd-05212009-155914
Titolo
Ruolo dei molluschi bivalvi marini nella trasmissione di zoonosi protozoarie: indagine sulla presenza di Giardia e Cryptosporidium nella tellina (Donax trunculus) della costa toscana
Dipartimento
MEDICINA VETERINARIA
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
Relatore Prof. Perrucci, Stefania
Relatore Dott. Berrilli, Federica
Relatore Prof. Rindi, Salvo
Relatore Dott. Magi, Marta
Parole chiave
  • molluschi
  • Giardia
  • Cryptosporidium
  • tellina
  • Toscana
Data inizio appello
12/06/2009
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/06/2049
Riassunto
La capacità dei molluschi bivalvi marini di filtrare notevoli volumi di acqua può determinare la possibilità di concentrare un numero elevato di microrganismi potenzialmente patogeni per l’uomo e per gli animali. Il presente lavoro ha avuto lo scopo di valutare nella tellina (Donax trunculus) della costa toscana la presenza di forme di resistenza di protozoi responsabili di zoonosi. Tra questi protozoi nel presente lavoro sono stati considerati quelli inseriti nei generi Giardia e Cryptosporidium. Infatti, in altre zone costiere del mondo, isolati di Giardia spp. e Cryptosporidium spp., anche zoonosici, sono stati isolati da altre specie di molluschi bivalvi marini (ostriche, cozze, vongole, noci di mare, ecc.). Nel presente lavoro sono stati esaminati 941 esemplari di tellina raccolti in 11 campionamenti diversi, effettuati nel periodo compreso tra Giugno 2006 e Ottobre 2008. Lo studio ha previsto l’applicazione di metodologie di ricerca standardizzate e univoche, comprese metodiche molecolari molto sensibili quali, ad esempio, la semi-nested PCR (Polymerase chain reaction). Ciascun esemplare è stato identificato, misurato e pesato; sono stati estratti tre tipi di tessuto da ciascun esemplare. Con una siringa da insulina è stata prelevata l’emolinfa dal corpo della tellina, dopodiché ciascun esemplare è stato privato delle branchie e della ghiandola digestiva, attraverso un’escissione con forbici o bisturi. Ogni campione è stato quindi sottoposto a diluizioni, centrifugazioni e omogeneizzazioni appropriate, finalizzate all’ottenimento di concentrati destinate al test di immunofluorescenza diretta ed alla estrazione del DNA. Tutti i campioni esaminati sono risultati negativi.
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