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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05192017-143606


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CERRITO, AMALIA
URN
etd-05192017-143606
Titolo
La botanica e il programma domenicano: Uno studio sul De vegetabilibus et plantis di Alberto Magno
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Relatori
relatore Prof. Perfetti, Stefano
Parole chiave
  • Programma domenicano
  • Botanica
  • Esegesi biblica
  • Filosofia naturale
  • Alberto Magno
Data inizio appello
30/06/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’obiettivo del seguente lavoro è ricondurre il 'De vegetabilibus' di Alberto (commento allo pseudo-aristotelico 'De plantis') al programma culturale dell'ordine domenicano. Nella prima parte del lavoro verranno indagati i rapporti contenutistici ed epistemici tra il commento di Alberto e il 'De plantis' pseudo-aristotelico. Verrà mostrato come Alberto intervenga nella ristrutturazione del discorso sulle piante al fine di renderlo quanto più possibile coerente con i requisiti scientifici di un trattato aristotelico (dato che il 'De plantis' sembra non averne conservato il carattere). Nella seconda parte verrà mostrato come molte 'postillae' botaniche tratte dal 'De vegetabilibus', e spesso selettivamente modificate, ritornino all’interno dei più tardi commenti biblici albertini, come quello al 'Libro di Giobbe' e al 'Libro di Isaia', offrendosi come strumenti di realismo esegetico.


It is the aim of this thesis to analyze Albert the Great’s 'De vegetabilibus' (his commentary on the pseudo-Aristotelian 'De plantis') and to give a critical assessment of its links with the cultural program of the Dominican order. In the first part, the relationship between the pseudo-Aristotelian 'De plantis' and Albert’s commentary will be examined. In particular, it will be shown how both the epistemic structure and the contents of the 'De plantis' are deeply reshaped by Albert, in order to give them the epistemic status required by an Aristotelian scientific treatise. In the second part, it will be shown how several botanical 'postillae' drawn from 'De vegetabilibus' become tools for exegetical realism, especially in Albert’s later Biblical commentaries on the 'Book of Job' and on the 'Book of Isaiah'.
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