• mascellari atrofici
• impianti a lama
• edentulismo

Nel corso dei decenni, l’approccio alle diverse problematiche anatomiche con cui l’implantologia si è dovuta scontrare consisteva principalmente nell’alterazione dell’anatomia del paziente attraverso l’utilizzo di diverse metodiche chirurgiche pre-implantari che avevano come obiettivo l’incremento dell’osso alveolare atrofico per permettere l’inserimento di impianti “tradizionali”. Tuttavia suddette tecniche sono spesso di difficile esecuzione, talvolta scarsamente predicibili, costose, e risultano stressanti per i pazienti. Negli ultimi anni si è aperta una nuova strada che consiste nell’adattare le forme e le dimensioni implantari alle configurazioni anatomiche presenti senza la necessità di eseguire chirurgie pre-implantari. L’obiettivo di questa tesi è dimostrare come “nuove” forme implantari possano andare a rappresentare, in particolari situazioni anatomiche, delle ottime soluzioni terapeutiche. L’impianto preso in considerazione nello studio ricorda la forma degli impianti a lama introdotti da Leonard Linkow nel 1986 negli Stati Uniti d’America.