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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05172012-122937


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BENVENUTI, ELISA
URN
etd-05172012-122937
Titolo
Valutazione di approcci vaccinali combinati contro herpes genitale
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
BIOLOGIA MOLECOLARE E CELLULARE
Relatori
relatore Prof. Pistello, Mauro
Parole chiave
  • HSV
  • vettori virali
  • FIV
  • MVA
  • vaccino
Data inizio appello
14/06/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/06/2052
Riassunto
L’herpes genitalis è un’infezione ad eziologia virale provocata primariamente dal virus herpes simplex-2 (HSV-2); ad oggi tuttavia si rilevano un numero sempre maggiore di casi indotti dal virus herpes simplex di tipo 1 (HSV-1). Questo tipo di infezione si manifesta con eruzioni di vescicole sierose sulla cute e sulle mucose dell’area anogenitale ed è trasmessa per contatto sessuale diretto. A seguito dell’infezione primaria il virus raggiunge, attraverso i nervi sensitivi, i gangli del sistema nervoso dove persiste per tutta la vita dell’individuo principalmente in una fase latente. Periodicamente, ed in seguito a stress ormonali e/o ambientali, il virus può andare incontro a riattivazione, raggiungendo, per via nervosa discendente, la cute o le mucose e causando o meno una sintomatologia clinica evidente. E’ stato recentemente dimostrato che l’herpes genitale aumenta la suscettibilità verso altre infezioni sessualmente trasmesse quali ad esempio il virus dell’immunodeficienza umana (HIV) per il quale il rischio di trasmissione aumenta fino a tre volte.
Il lavoro di tesi si inserisce in un progetto che pone come obiettivo lo sviluppo di un vaccino erpetico basato su vettori lentivirali, usati come efficace strumento per il trasferimento genico, in quanto garantiscono una veicolazione efficiente ed un’espressione duratura del transgene in cellule sia mitotiche che quiescenti.
Il vettore utilizzato, è stato sviluppato a partire dal virus dell’ immunodeficienza felina (FIV), simile per organizzazione genomica e capacità di veicolazione ad HIV, ma notevolmente più sicuro per l’uomo. Il vettore vaccinale veicola la glicoproteina B (gB1) di HSV-1 (LAW-gB1), questo immunogeno è stato scelto perché capace di indurre una risposta immunitaria di tipo cellulo-mediata ed umorale nei confronti di entrambe le specie di HSV.
Topi C57BL/6, usati come modello sperimentale, sono stati trattati con due distinti protocolli vaccinali. Un protocollo di immunizzazione si basa sull’inoculo di LAW-gB1 e del rispettivo vettore vuoto di controllo, LAW. Parallelamente è stato anche effettuato un protocollo di immunizzazione nel quale è stato combinato l’utilizzo del vettore LAW-gB1 con un vettore ricombinante derivato dal virus vaccinico modificato Ankara (MVA) e codificante la stessa gB1 (MVA-gB1), anche in questo caso un gruppo di controllo è stato vaccinato in maniera combinata con LAW e con un vettore MVA vuoto.
I due protocolli vaccinali hanno previsto due inoculi nella pianta del piede a distanza di una settimana l’uno dall’altro con il vettore FIV ed un terzo, a distanza di due settimane dal secondo, effettuato per via intradermica o intramuscolare, rispettivamente con il vettore FIV o con il vettore MVA .
Nel corso dell’iter vaccinale, ad una settimana dai primi due inoculi ed al momento del challenge, alcuni animali sono stati sacrificati ed è stata valutata la risposta immunitaria anticorpale e cellulo-mediata attraverso test immunologici.
A distanza di tre settimane dall’ultimo inoculo i topi sono stati sfidati per via intravaginale con HSV-2 e monitorati giornalmente per la valutazione dello stadio della malattia.
La vaccinazione, indipendentemente dal protocollo utilizzato, induce un’efficiente protezione contro l’infezione. Nel gruppo dei vaccinati è stato infatti possibile osservare alcuni topi totalmente protetti dall’infezione, altri che hanno mostrato una lieve sintomatologia cutanea e risoluzione della malattia molto più rapida rispetto agli animali di controllo.
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