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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05162019-075505


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
BARIVIERA, MICAELA CRISTIANA
URN
etd-05162019-075505
Titolo
Rappresentazioni della scuola italiana in un secolo di storia. Da Cuore di Edmondo De Amicis a Ex cattedra di Domenico Starnone
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LETTERE
Relatori
relatore Prof. Curti, Luca
correlatore Prof. Brugnolo, Stefano
Parole chiave
  • De Amicis
  • Pirandello
  • Vittorini
  • Sciascia
  • Mastronardi
  • Starnone
  • scuola
  • Letteratura
Data inizio appello
03/06/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
03/06/2089
Riassunto
Il presente lavoro è nato dall’idea di osservare come il tema narrativo della scuola attraversi la nostra letteratura italiana tra Otto e Novecento.
Dato l’ampio arco cronologico preso in esame è stato esplorato questo tema, senza alcuna pretesa di esaustività, attraverso la rilettura di sette romanzi scritti in un arco temporale che va dal 1886, con la pubblicazione di Cuore di Edmondo De Amicis, al 1986 con Ex cattedra di Domenico Starnone.
Giulio Ferroni nel libro La scuola sospesa, edito da Einaudi nel 1997, in un capitolo intitolato «Gli intellettuali e la scuola», prospetta quanto sarebbe interessante una storia «archeologica» della cultura attenta ai diversi rapporti istituiti dagli intellettuali con la scuola e con le forme dell’educazione, che prendesse in esame non solo le loro diverse vicende scolastiche ma anche tutte le immagini del rapporto scolastico date dalle opere letterarie; questo contribuirebbe a fornire uno sfondo più concreto alla storia della cultura e della letteratura in generale. In parte lo ha fatto Cinzia Ruozzi qualche anno dopo con il contributo dato dal suo dottorato di ricerca (2011-2013) Raccontare la scuola. Testi, autori e forme del secondo Novecento, poi edito da Loescher nella collana «Didattica e letteratura». Nel suo lavoro ci offre un ritratto della scuola degli ultimi trent’anni condotto attraverso una ricognizione di opere e autori significativi: da Starnone a Onofri, dai giovani insegnanti precari ai maestri di strada, fino alla saggistica di denuncia e testimonianza di Affinati e Mastrocola, senza trascurare il rapporto con la tradizione, da De Amicis a Pasolini.
Dalla legge Casati (1859-61) fino alle recenti riforme la scuola può essere considerata un luogo centrale del romanzesco moderno, una sorta di eterna metafora della realtà, per le sue caratteristiche di «contenitore materiale e simbolico, di società in miniatura che riproduce, enfatizzandoli, comportamenti e gerarchie della società in grande» (vd. L. De Federicis, Il romanzo della scuola, in «Belfagor», LVII, 2, 31 marzo 2002)e per il fatto di essere un luogo di storie, «un’antologia vivente di narrazioni».
Da quel momento in poi la letteratura ci offre numerose descrizioni del mondo della scuola e di tutte le figure che lo popolano e può essere considerata un topos letterario di grande fortuna.
Le opere qui prese in esame sono state Cuore (1886) e Il romanzo di un maestro (1890) di Edmondo De Amicis, lette in un’ottica di reciproca integrazione e considerate archetipo letterario della letteratura di scuola, si è proseguito con L’esclusa (1908) di Pirandello, Il garofano rosso (1933) di Vittorini, Cronache scolastiche (1955) di Sciascia, Il maestro di Vigevano (1962) di Mastronardi, per concludere con Ex cattedra (1987) di Starnone.
Nel presente lavoro si è cercato di intrecciare diversi piani di lettura: storico, letterario, biografico, simbolico, per evidenziare il legame tra opera letteraria, storia, cultura e vita dell’autore. Ci si è chiesto quale fosse il legame tra la finzione e la storia della scuola pubblica in Italia, quindi tra l’opera e il suo tempo, tra l’opera e il suo autore; se il racconto di scuola potesse essere considerato un genere letterario specifico, come nel caso del romanzo di formazione, del lavoro, dell’autobiografia, del diario.
L’analisi è stata condotta rileggendo le opere da particolari punti di vista che ci hanno permesso di mettere a fuoco prospettive e particolari del romanzo nell’osservare la scuola e i suoi attori, insegnanti, allievi e tutti gli altri personaggi che vi ruotano intorno, per ricostruire un album fotografico di immagini che appartengono alla storia della nostra cultura, letteraria e storica, e della nostra memoria.
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