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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05132015-212234


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
PICCHI, MARGHERITA
URN
etd-05132015-212234
Titolo
Farmacogenetica del Tapentadolo a rilascio prolungato in pazienti con dolore cronico
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
ANESTESIA, RIANIMAZIONE E TERAPIA INTENSIVA
Relatori
relatore Dott. Poli, Paolo
relatore Prof. Giunta, Francesco
Parole chiave
  • tapentadolo
  • metabolismo
  • genetica
  • dolore cronico
Data inizio appello
03/06/2015
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
03/06/2085
Riassunto
Il tapentadolo è un analgesico appartenente alla classe MOR-NRI, provvisto di un doppio meccanismo di azione: affinità per i recettori μ degli oppioidi e inibizione del reuptake della noradrenalina. Lo sviluppo relativamente recente di questo farmaco è stato guidato dall’intenzione di massimizzare i vantaggi di una terapia analgesica multimodale e al tempo stesso mitigare gli effetti collaterali tipici della monoterapia.
Nella pratica clinica è stato osservato che il tapentadolo ha una variabilità inter-individuale in termini sia di controllo del dolore che di insorgenza di effetti collaterali; però non sono stati ad oggi condotti studi sull’esistenza di polimorfismi dei geni coinvolti nel metabolismo e nell’inattivazione del tapentadolo, cosa che potrebbe spiegare in parte la variabilità di effetti farmacologici.
Con questo studio ci proponiamo proprio di indagare questo aspetto.
Sono stati presi in esame pazienti di origine caucasica, con diagnosi di dolore cronico associato sia a patologie neoplastiche che non neoplastiche, con o senza componente neuropatica (valutata tramite questionario Douleur Neuropathique-4), candidati al trattamento con tapentadolo. Gli 88 pazienti, reclutati presso l’ U.O. di Terapia Antalgica dell’ AOUP, sono stati sottoposti ad un cyto-brush della mucosa buccale per il prelievo di cellule di sfaldamento su cui condurre l’analisi genetica; inoltre sono stati monitorati periodicamente, per una durata complessiva di 3 mesi, allo scopo di valutare l’effetto del trattamento con tapentadolo sull’intensità del dolore tramite scala NRS e registrare l’insorgenza di effetti collaterali.
Dai campioni di cellule della mucosa buccale è stato estratto DNA genomico e tramite tecnologia PCR TaqMan Real Time sono stati determinati i polimorfismi dei geni che codificano per gli enzimi maggiormente coinvolti nel metabolismo e inattivazione del tapentadolo, tramite il processo di glucuronidazione (UGT1A6, UGT1A9, UGT2B7).
I risultati principali ottenuti in questo studio possono essere riassunti come segue:
1) è stata verificata una correlazione statisticamente significativa tra pain relief e tipologia di dolore, a 60 giorni dall’inizio della terapia.
2) è stata individuata una correlazione statisticamente significativa tra la presenza di una particolare variante allelica del gene che codifica per UGT2B7 e l’ insorgenza di effetti collaterali, a 14 giorni e 30 giorni dall’inizio della terapia. Questa associazione si è mostrata ancora più forte se rapportata al dosaggio assunto di farmaco.
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