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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05122015-175945


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MAGGIANI, FERDINANDO MATTIA
URN
etd-05122015-175945
Titolo
Monitoraggio degli effetti dell'inquinamento atmosferico sui bambini della provincia di Pisa.
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA APPLICATA ALLA BIOMEDICINA
Relatori
relatore Dott. Verani, Marco
Parole chiave
  • Monitoraggio ambientale
  • MAPEC LIFE PISA
  • Inquinamento atmosferico
  • Danno al DNA
  • Comet assay
  • Buccal micronucleus cytome assay
  • BMCyt
  • Biomarcatori effetto biologico precoce
  • Bambini Pisa
  • PM05
  • PM10
  • Questionario valutazione stili di vita
  • Test del MN
Data inizio appello
30/05/2015
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
30/05/2085
Riassunto
L'inquinamento atmosferico è un problema di interesse globale e gli effetti nocivi che questo ha sulla salute sono ben documentati in letteratura. Ad ottobre 2013 l’inquinamento atmosferico è stato classificato tra i cancerogeni umani dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro dell’OMS e inoltre diversi studi epidemiologici hanno dimostrato l'esistenza di una associazione tra l'esposizione all'inquinamento atmosferico e mortalità e morbilità negli esseri umani. I bambini in particolare sono tra i soggetti a più alto rischio di subire le conseguenze negative dell'esposizione ai composti chimici areodispersi, sia di tipo acuto che cronico, in quanto trascorrono più tempo all'aperto, inalano una maggiore quantità di aria per unità di peso, ed i polmoni e i meccanismi di riparazione cellulare, ed il sistema immunitario, risultano essere parzialmente immaturi. Con il nostro lavoro di tesi abbiamo indagato gli effetti che gli inquinanti areodispersi possono provocare sulle cellule della mucosa orale dei bambini, concentrando la nostra attenzione su quelli che vengono considerati indicatori di effetto biologico precoce come il danno al DNA e la presenza di micronuclei nelle cellule della mucosa orale dei bambini. Per fare questo sono stati presi accordi con alcune scuole primarie del comune di Pisa, e sono stati effettuati campionamenti biologici su bambini dai 6 agli 8 anni prelevando campioni di saliva, nel periodo invernale che va da ottobre 2014 a marzo 2015. Per valutare la presenza di marcatori di effetto biologico precoci di danno al DNA è stato effettuato sia il comet test sui leucociti della saliva, che il test del MN sulle cellule esfoliate della mucosa orale. Contemporaneamente al prelievo dei campioni di saliva, è stato compiuto anche un campionamento ambientale, posizionando nel cortile delle scuole coinvolte un campionatore di aria ad alto volume per i PM10, che è stato lasciato in funzione ininterrottamente per 72h, in modo da valutare la composizione e le concentrazioni degli inquinanti dell'aria che i bambini respiravano nel periodo stesso del prelievo. In aggiunta a questo sono stati anche raccolti i dati dei parametri chimici dell'aria urbana della città di Pisa più comunemente rilevati dall'ARPAT (CO, NO2, SO2, benzene, O3, PM10, PM2,5) relativi ai periodi di campionamento. Per indagare invece i possibili fattori di interazione che possono influenzare la risposta dell'organismo agli effetti dell'inquinamento atmosferico, come l'alimentazione, l'attività fisica e l'esposizione ad altri inquinanti indoor, è stato somministrato ai genitori dei bambini un questionario (autosomministrato) nel quale venivano raccolte informazioni concernenti gli aspetti demografici, la presenza di disturbi e di malattie respiratorie, le possibili esposizioni ambientali indoor e outdoor, il tipo di alimentazione, l'attività fisica praticata, ed altri aspetti dello stile di vita dei loro figli. Il lavoro si inserisce all'interno di un progetto più grande, di rilevanza europea, dall'acronimo MAPEC_LIFE (Monitoring Air Pollution Effects on Children; LIFE12 ENV/IT/000614 MAPEC_LIFE ). Si tratta di uno studio di coorte multicentrico approvato nel 2013 dalla Commissione Europea e finanziato dal programma LIFE+, il fondo per l’ambiente dell’Unione europea, che prevede di reclutare 1000 bambini dai 6 agli 8 anni di età, in 5 città italiane, 200 per ogni città (Brescia, Lecce, Perugia, Pisa e Torino), caratterizzate da diversi livelli di inquinamento dell’aria, sia in inverno che in estate. L’elaborazione dei dati complessivi raccolti potrà fornire informazioni in merito all'entità del danno biologico precoce nei bambini in relazione alla concentrazione di inquinanti aereodispersi, e contemporaneamente di valutare l'efficacia di alcuni indicatori biologici che potrebbero essere maggiormente correlati alle patologie di tipo cronico-degenerativo che possono insorgere in età adulta. Inoltre la ricerca consentirà di valutare il possibile ruolo protettivo, o, viceversa, aggravante, di altri fattori, da quelli demografici a quelli legati allo stile di vita, nei confronti del danno biologico da esposizione ad inquinanti atmosferici nei bambini.
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