logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05112021-123704


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CERAMI, CRISTIANO
URN
etd-05112021-123704
Titolo
Gli indicatori di allerta nel Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza: applicazione ad un caso aziendale.
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof. Nannini, Luca
Parole chiave
  • codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza
  • crisi d'impresa
  • indicatori di allerta
  • modelli predittivi delle crisi aziendali
Data inizio appello
07/06/2021
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Il tema della crisi e dell’insolvenza d’impresa è diventato nel tempo sempre più ricorrente a causa, principalmente, degli impatti negativi dovuti alle crisi globali come quella del 2008-2009 e quella odierna dovuta all’emergenza sanitaria “Covid-19”.
L’impresa, che opera in un contesto sempre più mutevole ed instabile, necessita di un impianto normativo che le permetta di essere tempestiva ed efficace nell’individuazione, nel governo e nella gestione della crisi.
La dottrina ha sempre sostenuto che prevenire sia preferibile ad intervenire successivamente per “curare” e, di conseguenza, risulta essenziale individuare tempestivamente eventuali segnali premonitori per porre in atto tutte quelle misure capaci di scongiurare possibili situazioni di insolvenza che rechino danno, direttamente o indirettamente, all’intero sistema economico.
Proprio questo è stato recepito dal “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza”, il quale avrà il compito, in prima battuta, di supportare l’imprenditore nelle proprie decisioni.
Il fallimento di un’impresa ha, infatti, conseguenze negative sia nei confronti di tutti quei soggetti che hanno rapporti diretti nei confronti dell’impresa, come ad esempio i lavoratori, i fornitori, i clienti e così via, ma anche nei confronti di tutti quelli che, attraverso i rapporti con quest’ultimi, rischiano di non veder soddisfatti i propri accordi precedentemente stipulati, generando a catena difficoltà finanziarie per un’ampia platea di soggetti.
In tal senso si può intuire l’importanza di scongiurare comportamenti dannosi che potrebbero pregiudicare la cessazione definitiva dell’attività d’impresa, qualora quest’ultima versi, o potrebbe versare in un futuro prossimo, in situazioni di difficoltà economica e finanziaria.
Il Codice della crisi e dell’insolvenza, in particolar modo attraverso i nuovi indicatori di allerta, introduce nell’ordinamento giuridico una logica che si lega perfettamente ad un concetto già noto in materia di turnaround, secondo il quale “il modo migliore per affrontare le crisi aziendali è fare in modo di non trovarcisi” .
Attraverso il codice vengono quindi introdotte nuove logiche volte ad anticipare la crisi prima che quest’ultima si manifesti, prima in forma lieve ed ancora fronteggiabile ed in seguito, in forma più grave e conclamata, in cui le possibilità di superarla con successo si riducono sensibilmente con l’avanzare del tempo.

Nel primo capitolo faremo una panoramica generale della crisi tracciando i percorsi evolutivi e comprendendo le possibili cause scatenanti.
Connesso alla crisi assume particolare rilevanza il tema del rischio d’impresa, dalla sua individuazione fino al suo adeguato trattamento, in relazione alla tipologia e dimensione d’impresa, grande, media o piccola che sia.
In seguito, saranno analizzati i principali metodi che la scienza aziendale ha elaborato nel tempo per individuare precocemente l’insorgenza di una possibile crisi d’impresa, prima che quest’ultima si presenti in forma conclamata e difficilmente fronteggiabile.
Nello specifico verrà analizzato il modello di Altman con le sue evoluzioni nel tempo, insieme all’analisi di bilancio, utilizzato come strumento di previsione delle crisi.

Il secondo capitolo analizza il nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, concentrandosi, in particolar modo, sulle procedure di allerta e di composizione assistita della crisi, insieme all’obbligo di predisposizione degli adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili da parte dell’organo amministrativo e la loro vigilanza da parte degli organi di controllo societari.

Il terzo capitolo entra nel tema centrale di questo lavoro: i nuovi indicatori di allerta previsti dal CNDCEC sotto delega del D. Lgs. 14/2019. Definiremo quali sono questi indicatori, la loro struttura, le modalità e le tempistiche di calcolo e, infine, la loro efficacia in termini di rilevazione della crisi rispetto al campione di bilanci sui quali sono stati testati.

Il quarto, ed ultimo capitolo, analizza l’applicazione degli indicatori all’azienda ELEF Spa, un’azienda operante nel settore edilizio, costituita nel 1978 e fallita a marzo 2020 in seguito ad un repentino declino aziendale avvenuto negli anni 2016-2017.
Dopo aver analizzato brevemente la storia dell’azienda e presentato i risultati economici, finanziari e patrimoniali, si procederà al calcolo degli indicatori previsti dal Codice della crisi e dell’insolvenza, per un arco temporale che va dall’esercizio 2014 al 2018.
Infine, per valutare l’efficacia di tali indicatori applicati al caso specifico, verrà fatto un confronto con i modelli più utilizzati in dottrina per prevedere, e conseguentemente prevenire, possibili crisi aziendali, così come definiti nel primo capitolo.
File