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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05112018-152405


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
CITERÀ, VALENTINA
URN
etd-05112018-152405
Titolo
Approccio proteomico nello studio degli effetti della Stevia Rebaudiana su una linea di cellule beta pancreatiche murine.
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Prof.ssa Mazzoni, Maria Rosa
Parole chiave
  • proteoma
  • cellule beta pancreatiche
  • stevia
  • diabete
Data inizio appello
30/05/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
30/05/2088
Riassunto
Stevia Rebaudiana è una pianta perenne originaria del Paraguay, nota la mondo scientifico per la sua caratteristica dolcezza. L’identificazione botanica della pianta e il nome con cui oggi essa è riconosciuta sono stati attribuiti dallo scienziato svizzero Bertoni che per primo comprese la possibilità di poterla coltivare. Nel corso del tempo, varie analisi qualitative e quantitative hanno messo in evidenza la composizione chimica della pianta e in particolare delle foglie, fonte della sua naturale dolcezza. I metaboliti di maggiore interesse risultano essere i glicosidi diterpenici tetraciclici: in particolare Stevioside e Rebaudioside A. La peculiarità di questi metaboliti, dalle proprietà edulcoranti, è quella di essere non calorici. Ciò ha fatto della Stevia un appetibile sostituto del saccarosio come edulcorante di cibi e bevande e in generale nella dieta, soprattutto nel regime alimentare di soggetti obesi o diabetici. Diversi studi hanno dimostrato svariate proprietà terapeutiche di cui i componenti biochimici della pianta possono vantare. Tra queste emerge l’attività anti-iperglicemica della Stevia che ha suscitato un forte interesse nella ricerca. Vari studi si sono proposti di indagare sul possibile uso della Stevia come agente antidiabetico e hanno dimostrato che lo Stevioside, nello specifico, sembra ridurre i livelli di glucosio nel sangue in situazioni di elevata glicemia come nel soggetto diabetico. Il presente studio si propone di valutare l’attività della Stevia sulla linea cellulare INS-1E, un insulinoma di ratto, ottimo modello sperimentale per lo studio in vitro delle cellule beta del pancreas.
Tale lavoro riguarda uno studio preliminare che mediante approccio proteomico vuole definire il pattern proteico espresso dalle cellule beta pancreatiche murine in assenza e presenza di Stevia. Tramite elettroforesi bidimensionale e successiva spettrometria di massa si vogliono determinare quali, tra le proteine differenzialmente espresse in seguito a trattamento con Stevia, possano essere i target proteici della pianta. Si è notato un incremento nell’espressione dell’enzima PDIA6 che potrebbe provocare un aumento nella secrezione insulinica. Questa azione, insieme alla riduzione nel rilascio del glucosio, legato alla variazione nell’espressione e/o modifiche post-traduzionali dell’enzima alfa-glucosidasi potrebbe contribuire all’effetto antidiabetico della pianta. La ricerca, a questo punto, potrebbe proseguire con l’obiettivo di valutare se i metaboliti della Stevia possano avere un effetto protettivo nei confronti delle cellule beta pancreatiche antagonizzando specifiche situazioni di sofferenza, tra cui stimoli indotti dal palmitato o una condizione di glucotossicità, che possono condurre al quadro clinico del diabete.
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