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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05112017-123533


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SAGGESE, ANGELA
URN
etd-05112017-123533
Titolo
Studi floristici e vegetazionali delle aree umide salmastre della Toscana settentrionale: il caso di Galanchio
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
CONSERVAZIONE ED EVOLUZIONE
Relatori
relatore Prof.ssa Lombardi, Tiziana
relatore Prof. Bertacchi, Andrea
Parole chiave
  • Zone umide
  • Salmastre
  • Galanchio
  • Floristica
  • Vegetazionale
Data inizio appello
29/05/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Galanchio è un’area salmastra parzialmente umida, localizzata in Toscana lungo il Litorale pisano.Si estende in prossimità della Riserva della Cornacchiaia nella Tenuta di Tombolo del Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, davanti al Canale Scolmatore.
Il sito rappresenta ciò che rimane di un’area della Tenuta ben più ampia costituita da estese fasce boscate paludose e assai poco antropizzate. Una realtà che rimase tale fino ai primi del 1900, quando gli interventi massicci della bonifica iniziarono a mutare la fisionomia del territorio con la progressiva scomparsa delle caratteristiche zone lamose, e l’eliminazione di una larga fascia di bosco, il cui terreno fu successivamente utilizzato a fini agricoli. Nonostante si collochi all’interno di un Parco Regionale e sia identificato come “Zona umida”, Galanchio non è riconosciuto come area Ramsar ne è soggetto ad altre forme di protezione speciale.
Questa mancanza di tutela rende l’area, già di per sé molto fragile, a rischio costante di interventi antropici che possono comprometterne drasticamente le caratteristiche. Non sono rari i casi di utilizzo di Galanchio come spazio per il deposito di rifiuti di vario genere.
Sulla base di queste considerazioni è stato avviato uno studio volto ad approfondire le conoscenze sulle caratteristiche naturali dell’area a partire dalla componente floristico-vegetazionale al fine di valutarne le criticità e il dinamismo e il reale grado di valenza ambientale.
Le indagini, effettuate da Aprile a Ottobre 2016, si sono soffermate prevalentemente sulla flora angiospermica e sulla vegetazione estivo/autunnale seguendo i metodi canonici di campionamento e determinazione delle specie tramite la Flora d’Italia, rilievi fitosociologici tramite il metodo di Braun-Blanquet, nonché sulle sue caratteristiche chimico-fisiche.Le analisi chimiche confermano le caratteristiche salmastre di acqua e suoli.Il buon stato di conservazione dell’area e la sua valenza naturalistica è dimostrata dalla presenza di un grande numero di specie (133) incluse numerose emergenze floristiche (10,5%) del totale delle specie di cui 9 tipiche di ambienti salmastri.Le analisi vegetazionali hanno inoltre consentito di individuare 10 fitocenosi caratteristiche di aree salamstre presenti nella Direttiva Habitat (92/43 CEE) di cui una prioritaria.
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