ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05112016-121141


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MAGNANI, ANTONIO
URN
etd-05112016-121141
Titolo
Attività Motoria Adattata: l'inclusione del bambino con disturbo pervasivo dello sviluppo nello spettro autistico
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
SCIENZE E TECNICHE DELLE ATTIVITA' MOTORIE PREVENTIVE E ADATTATE
Relatori
relatore Prof. Franchi, Alberto
Parole chiave
  • adattata
  • attività
  • autismo
Data inizio appello
13/07/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Lo scopo di questo lavoro è osservare, analizzare, valutare l’Attività Motoria Adattata nella scuola primaria in una delle sue molte sfaccettature, ovvero in relazione all’inclusione del bambino con disturbo pervasivo dello sviluppo nello spettro autistico affetto da Disturbo dello spettro autistico.
Tutto questo nasce nel contesto del Progetto “ Sport e Scuola Compagni di Banco” che ha visto impegnarsi la Regione Toscana, il Ministero dell’Istruzione, l’Università degli Studi di Firenze, l’Università degli Studi di Pisa e il CONI, nell’affidare, sotto concorso, l’Educazione Motoria, ad un Esperto Laureato in Scienze Motorie.
Nell’Anno Scolastico 2015/2016, ho svolto 225 ore di lezione distribuite su 4 scuole, da risultare così 15 lezioni per Classe. I bambini protagonisti del progetto sono stati quelli del primo triennio Elementare, ed è proprio in una delle suddette classi che ho avuto modo di poter, in principio quasi inconsciamente, lavorare sull’integrazione di Andrea nell’ambito motorio; ambito che fino a quel momento era stato per Lui esclusivo motivo di difficoltà relazionali ed isolamento. Infatti dopo le mie prime lezioni, con colloqui costanti con l’insegnante di sostegno, emergevano in Andrea continui e progressivi miglioramenti, sia del suo atteggiamento in palestra, sia in classe, condividendo, a volte a modo suo, con i compagni le sensazioni dei movimenti e delle situazioni ludiche precedentemente effettuate. Naturalmente tutto ciò che è stato proposto e del quale abbiamo avuto un buon riscontro è da leggere soprattutto per la nascita di un rapporto empatico con tutta la classe ma soprattutto con A., premiato quando doveva essere fatto, ma anche messo al pari degli altri in certe situazioni di richiamo. Infatti la chiave di svolta è stata quella per lunghi tratti, di alternare momenti di giusto protagonismo per lui ad altri di spartizione delle ricompense e dei richiami legati sia al comportamento, sia all’attività stessa effettuata. La teatralità ha co-munque svolto un ruolo importante per poter catturare l’attenzione in questi bambini e devo dire che è stata un’esperienza molto impegnativa ma ricca di soddisfazioni.
Prima di arrivare al caso singolo, valutando diagnosi, situazione socio-familiare-economica, esame morfologico-funzionale, analisi della classe, organizzazione della scuola, intervento specifico con contenuti e mezzi, generalità sulle programmazioni didattiche, difficoltà riscontrate dal docente, valutazioni finali ed eventuali indicazioni per interventi futuri, passerò in disamina una breve descrizione del Progetto sopra accennato, le Normative recenti riguardanti il bambino con disabilità, l’organizzazione della scuola e la sua dimensione inclusiva e una descrizione del disturbo autistico e della psicosi dell’età evolutiva.
L’obiettivo della scuola deve essere dunque un corollario di integrazione, crescita e buoni e sani princìpi non sempre facili da raggiungere soprattutto nelle situazioni legate ad alunni con disabi-lità; il lavoro svolto verso determinate categorie di persone deve sempre essere guidato da un semplice e chiaro concetto:
Disabilità non significa inabilità. Significa semplicemente adattabilità.
File