ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05042016-153904


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
FERRETTI, GIULIA
URN
etd-05042016-153904
Titolo
La Tc Cone Beam in chirurgia ortognatica: lo stato dell'arte
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA
Relatori
relatore Prof. Gabriele, Mario
Parole chiave
  • DICOM
  • Ortodonzia
  • Chirurgia
  • Tc Cone Beam
  • Chirurgia Ortognatica
Data inizio appello
08/06/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Una percentuale sempre maggiore di persone con malocclusioni severe

necessita di essere trattata attraverso interventi di chirurgia ortognatica.

Dal sondaggio Statunitense sulla Salute e Nutrizione (NHANES III)(1)

il 2.7% della popolazione americana presenta una anomalia dento-

facciale che contribuisce ad una malocclusione la quale richiede un

trattamento chirurgico per la sua correzione.

Fino a qualche anno fa gli interventi di chirurgia ortognatica venivano

eseguiti esclusivamente in base a studi pre-chirurgici effettuati con esami

radiografici bidimensionali quali ortopantomografia e teleradiografia

latero-laterale, portandosi dietro di conseguenza tutti gli errori che

possono derivare da immagini bidimensionali rispetto ad una struttura

tridimensionale.

Il presente lavoro si propone di enfatizzare l’importanza della

programmazione virtuale in chirurgia ortognatica mediante l’ausilio della

Tomografia Computerizzata a fascio conico (Tc Cone Beam) e analizza

gli aspetti tecnici al fine di diagnosticare la malocclusione, impostare

l’intervento chirurgico e predire il risultato finale con la maggior

precisione possibile e, soprattutto, con le caratteristiche di

tridimensionalità introdotte dalla Tc Cone Beam, fino a poco tempo fa

sconosciute alla comunità scientifica.

Nuovi sviluppi in questo settore potrebbero portare a sistemi

morfometrici 3D completi, comprendenti anche sistemi di misurazione

basati in volume; inoltre potrebbero anche portare a informazioni di

forma 4D che integra l'evoluzione nel tempo dell'analisi, il tutto per

ottenere informazioni sempre più complete e in tempi sostanzialmente

minori.
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