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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05032016-125633


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PASTENA, ANDREANA
URN
etd-05032016-125633
Titolo
Antonimia e canonicita. Evidenze sperimentali e distribuzionali
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUISTICA
Relatori
relatore Prof. Lenci, Alessandro
controrelatore Prof.ssa Marotta, Giovanna
Parole chiave
  • antonimia
  • fenomeno della canonicità
  • modello lessicale vs. modello cognitivista
  • esperimento di elicitazione
  • analisi distribuzionale
Data inizio appello
23/05/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il lavoro di ricerca qui presentato si occupa della relazione di antonimia, ed in particolare del fenomeno della canonicità da questa manifestato. Tale relazione è di principale interesse in quanto sembra essere il principio organizzativo della classe degli aggettivi; inoltre si pone a metà strada tra il sintagmatico ed il paradigmatico, mostrando caratteristiche al tempo stesso di una relazione semantica e di una relazione lessicale. Tale peculiarità è resa evidente dal fenomeno della canonicità, è infatti possibile individuare una serie di coppie di antonimi canoniche, ovvero che la totalità dei parlanti riconosce essere in opposizione, come ad esempio caldo-freddo o alto-basso. A queste si affianca un ben più vasto gruppo di coppie non-canoniche, i cui membri risultano in opposizione grazie all'uso di specifiche strutture sintattiche o a necessità contestuali. L'obiettivo della ricerca è quello di stabilire quali siano i parametri che permettono il riconoscimento di una coppia di antonimi come canonica, a partire dai due modelli di spiegazione proposti. Il primo modello, sviluppato in ambito strutturalista, è di tipo lessicale, e vede la canonicità come causata dall'alta frequenza di co-occorrenza dei due membri di una coppia all'interno di un corpus. Il secondo modello, di tipo cognitivista e prototipico, considera invece la co-occorrenza come un effetto della canonicità, che sarebbe invece dovuta all'allineamento dei membri di una coppia lungo una dimensione semplice e saliente.
Entrambi i modelli sono stati testati attraverso un'analisi sperimentale e distribuzionale. In primo luogo è stato condotto un esperimento di elicitazione, tramite metodi di crowdsourcing, al fine di individuare una serie di coppie di antonimi, canoniche e non-canoniche. A tale scopo sono stati selezionati 70 aggettivi, 35 concreti e 35 astratti. Per le coppie così ottenute è stata calcolata la frequenza di co-occorrenza (nel corpus Paisà) e valutata l'interazione tra questa e la canonicità. In un secondo momento sono stati analizzati i contesti nominali di occorrenza di questi aggettivi, ovvero i sostantivi che modificano o di cui sono predicato. Ipotizzando che i membri di una coppia canonica tendano ad occorrere più frequentemente con gli stessi sostantivi di quelli di una coppia non-canonica, è stata quindi valutata la similarità distribuzionale di questi, grazie al calcolo del coseno di similitudine.