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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05022018-115624


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
CIAMPALINI, SONIA
URN
etd-05022018-115624
Titolo
Analisi retrospettiva sulle caratteristiche cliniche e clinico-patologiche del linfoma canino di pazienti esaminati in due sedi Universitarie (Pisa-Bangkok).
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof. Lubas, George
correlatore Prof.ssa Gavazza, Alessandra
controrelatore Dott.ssa Millanta, Francesca
Parole chiave
  • linfoma
  • diagnosi
  • caratteristiche cliniche
  • cane
  • studio retrospettivo
Data inizio appello
25/05/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
Background: il linfoma maligno, o linfoma non-Hodgkin (NHL), è la forma tumorale ematopoietica più comune, sia nell’uomo che nel cane. In medicina umana la prevalenza di differenti sottotipi di NHL varia considerevolmente nelle diverse regioni geografiche, mentre, in medicina veterinaria, pochi studi sono stati fatti riguardo la distribuzione dei sottotipi di linfoma di diversi paesi.
Obiettivi: lo scopo è stato di classificare i linfomi canini diagnosticati presso due ospedali didattici veterinari e comparare i risultati per evidenziare eventuali differenze per presentazione clinica dei pazienti e morfologia del linfoma (classificazione citologica e immunofenotipica).
Materiali e metodi: Lo studio è stato condotto su 192 cani visitati presso l’Ospedale Didattico Veterinario “Mario Modenato” dell’Università di Pisa, (gennaio 2010 - maggio 2017), e su 436 cani dell’Ospedale Veterinario Bangkhen dell’Università di Kasetsart, Bangkok, Thailandia (gennaio 2015 - novembre 2017). I dati presi in esame riguardavano: i reperti clinici alla prima visita e la diagnosi citologica del linfoma. Per il gruppo ODVP sono stati valutati anche parametri clinico-patologici e di diagnostica per immagini.
Risultati: le razze risultate significativamente colpite dalla neoplasia sono state: Doberman (P<0,001) e Rottweiler (P=0,007) presso l’ODVP e Golden retriever (P=0,03) presso l’ODVB. Differenze significative fra i due gruppi di studio sono emerse riguardo la taglia del cane, con una prevalenza di cani di piccola taglia nel gruppo ODVB (P<0.001), l’età (la neoplasia è stata diagnosticata in cani più anziani nel gruppo ODVB; P=0,019), la presentazione clinica (P<0.001), la classificazione anatomo-clinica (P<0.001) ed immunofenotipica (P<0.001) per una maggiore incidenza di forme cutanee nel gruppo ODVB. Tutti gli altri confronti non sono risultati significativi e gli ulteriori parametri valutati per il gruppo ODVP sono risultati conformi alla bibliografia.
Conclusioni: Le differenze sulla manifestazione della patologia nei due gruppi di studio suggeriscono che un’influenza, ambientale, genetica o di altra eziologia, possa essere determinante nello sviluppo di un determinato sottotipo neoplastico. Questa considerazione dovrebbe essere comunque interpretata con cautela poiché il ridotto numero di pazienti raccolti nel nostro studio, non permette una conclusione certa e un ampio studio epidemiologico è necessario per confermare i nostri risultati.
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