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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05022013-151724


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
TITTARELLI, FABRIZIA
URN
etd-05022013-151724
Titolo
Identificazione di ceppi di Escherichia coli isolati da latte ovino
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
BIOSICUREZZA E QUALITA DEGLI ALIMENTI
Relatori
relatore Prof. Cerri, Domenico
correlatore Dott. Fratini, Filippo
Parole chiave
  • Escherichia coli
  • fenotipo
  • patotipo
  • sierotipo
Data inizio appello
20/05/2013
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/05/2053
Riassunto
Escherichia coli è un microrganismo ampiamente coinvolto in episodi di gastroenterite di origine alimentare sia in Europa che nel resto del mondo. Notevoli differenze esistono soprattutto in relazione ai ceppi coinvolti; la maggior parte degli episodi epidemici sembrano doversi attribuire a ceppi EHEC correlati per lo più a carni bovine piuttosto che ad altre fonti alimentari. Proprio per questo motivo è opinione diffusa che questi animali rappresentino il serbatoio di tali ceppi. Molto meno si sa sulla diffusione e la prevalenza dei vari ceppi di Escherichia coli negli allevamenti ovini e di conseguenza sul loro potenziale coinvolgimento in episodi di tossinfezione alimentare. In considerazione di questo, lo scopo della presente tesi è stato quello di verificare mediante isolamento e identificazione i principali fenotipi/sierotipi/patotipi di ceppi di Escherichia coli circolanti in due allevamenti ovini, denominati A e B, situati nella provincia di Enna e Agrigento. A partire da pool di feci raccolte nei due allevamenti è stato dapprima effettuato uno screening isolando rispettivamente 10 ceppi di presunti E. coli. Dopo identificazione biochimica, ricerca dei principali fattori di patogenicità e verifica dell’agglutinazione con sieri polivalenti, si è proceduto all’isolamento da latte di massa degli stessi allevamenti rispettivamente di 5 ceppi di E. coli. Dall’analisi dei risultati è emerso come nell’allevamento A circolassero 3 fenotipi con prevalenza del profilo 5144572 (60%) sul resto; il gene codificante per la tossina citotossica Stx-1 era presente nel 70% dei ceppi, il gene codificante per le adesine eaeA nel 40% dei ceppi, mentre il gene HlyA codificante per l’emolisina nella totalità dei ceppi. Nei ceppi isolati da latte dell’allevamento A ha prevalso il fenotipo 5144172 (80%) presente solo in due isolati su 10 dalle feci. Il gene Stx-1 era presente in tutti gli isolati, mentre il gene HlyA nell’80% dei ceppi. Dall’agglutinazione con i sieri polivalenti non è stato però possibile circoscrivere i probabili sierotipi di appartenenza in quanto non si è avuta reazione positiva per nessuno dei ceppi in esame. Per quanto riguarda l’allevamento B anche in questo caso è stato possibile riconoscere 3 fenotipi di cui il più rappresentato (70%) è risultato essere il 5044552, presente solo nel 20% dei casi nell’allevamento A. Dall’analisi dei fattori di patogenicità è emerso un profilo di aggressività decisamente maggiore per i ceppi circolanti in questo allevamento; infatti il gene Stx-1 era presente in 9 ceppi su 10, Stx-2 in 8 ceppi su 10, eaeA in 6 ceppi su 10, HlyA in 9 ceppi su 10. In questo caso, dal latte è stato possibile isolare ceppi riconducibili ad un unico fenotipo (5044552), che è risultato essere il più presente anche nelle feci. A fronte però di una omogeneità dei fenotipi si è avuta una evidente discrepanza dei patotipi in quanto ad eccezion fatta per il gene Stx-1, riscontrato nel 100% dei ceppi isolati da latte, tutti gli altri geni non sono stati evidenziati. Per quanto concerne invece la tipizzazione sierologica, sia nel caso dei ceppi isolati da feci che in quelli isolati da latte nel 60% dei casi si è avuto un risultato positivo con il siero polivalente 2 che riconduce ai sierotipi O26, O55, O111, O119 ed O126 catalogabili, sia tra gli EAEC, sia tra gli EHEC che tra gli EPEC. Questo quadro fortemente eterogeneo e di complessa interpretazione sembrerebbe indicare l’impossibilità di una correlazione certa tra patotipi, fenotipi e sierotipi circolanti negli allevamenti ovini; per poter fare maggiore chiarezza a livello epidemiologico si rende indispensabile condurre ulteriori indagini in modo da poter disporre di più dati relativi ai ceppi isolati confrontabili con quelli riguardanti i ceppi isolati da episodi di tossinfezione alimentare di origine ovina.
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