Tesi etd-04282015-195042 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
GUIDELLI, GIACOMO MARIA
URN
etd-04282015-195042
Titolo
Valutazione di un pattern di biomarcatori sierici in pazienti con Osteoartrosi Nodale ed Erosiva della mano
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
REUMATOLOGIA
Relatori
relatore Prof. Galeazzi, Mauro
Parole chiave
- Adipocitochine
- Biomarker
- Osteoartrosi della mano
Data inizio appello
25/05/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
L'osteoartrosi (OA) è una malattia degenerativa che colpisce principalmente la cartilagine articolare e causa dolore e disabilità nelle attività di tutti i giorni nei soggetti affetti. Nei paesi sviluppati, l'OA è la più comune patologia articolare, con un impatto significativo sulla spese mediche, sia in termini di costi diretti e indiretti.
La mano è una sede comune di interessamento periferico dell’osteoartrosi primaria; le articolazioni interfalangee prossimali (IFP) e distali (IFD) insieme all’articolazione trapezio-metacarpale (rizoartrosi) , costituiscono le sedi più tipiche di localizzazione della malattia.
L'obesità è un fattore di rischio noto per l'OA. Il legame tra sovrappeso e OA può essere spiegato con l'aumento dello stress articolare che accompagna un eccesso ponderale. Tuttavia, lo stress meccanico non spiega l'osservazione che l'essere obesi sia anche associato con OA di articolazioni non-portanti come quelle della mano. Questa osservazione suggerisce che i fattori sistemici associati con l’obesità abbiano un ruolo nella patofisiologia della malattia. Negli ultimi anni, un grosso sforzo scientifico è stato indirizzato all’analisi di alcune molecole, secrete dal tessuto adiposo, chiamate adipocitochine, che potrebbero spiegare, almeno in parte il legame tra obesità e OA della mano. Le adipocitochine (tra cui le più note sono leptina, adiponectina, visfatina e resistina) sono coinvolte in un'ampia gamma di processi fisiologici nel corpo umano, compresi l'immunità, la formazione di massa ossea e l'omeostasi del glucosio. Tuttavia, i dati presenti in letteratura per lo più provengono da studi in vitro o cross-sezionali che utilizzano l’OA del ginocchio come modello. Tuttavia l’OA del ginocchio è la meno adatta per
studi sui fattori metabolici associati con l'obesità nell’artrosi perché il ginocchio è anche influenzato dllo stress meccanico.
Scopo del nostro studio è stato quello di valutare i livelli di leptina, adiponectina e visfatina (oltre a PCR ultrasensibile, mieloperossidasi e CTX-II) in soggetti con OA nodale (48) ed OA erosiva (50) delle mani comparati ad un gruppo di 21 controlli.
La mano è una sede comune di interessamento periferico dell’osteoartrosi primaria; le articolazioni interfalangee prossimali (IFP) e distali (IFD) insieme all’articolazione trapezio-metacarpale (rizoartrosi) , costituiscono le sedi più tipiche di localizzazione della malattia.
L'obesità è un fattore di rischio noto per l'OA. Il legame tra sovrappeso e OA può essere spiegato con l'aumento dello stress articolare che accompagna un eccesso ponderale. Tuttavia, lo stress meccanico non spiega l'osservazione che l'essere obesi sia anche associato con OA di articolazioni non-portanti come quelle della mano. Questa osservazione suggerisce che i fattori sistemici associati con l’obesità abbiano un ruolo nella patofisiologia della malattia. Negli ultimi anni, un grosso sforzo scientifico è stato indirizzato all’analisi di alcune molecole, secrete dal tessuto adiposo, chiamate adipocitochine, che potrebbero spiegare, almeno in parte il legame tra obesità e OA della mano. Le adipocitochine (tra cui le più note sono leptina, adiponectina, visfatina e resistina) sono coinvolte in un'ampia gamma di processi fisiologici nel corpo umano, compresi l'immunità, la formazione di massa ossea e l'omeostasi del glucosio. Tuttavia, i dati presenti in letteratura per lo più provengono da studi in vitro o cross-sezionali che utilizzano l’OA del ginocchio come modello. Tuttavia l’OA del ginocchio è la meno adatta per
studi sui fattori metabolici associati con l'obesità nell’artrosi perché il ginocchio è anche influenzato dllo stress meccanico.
Scopo del nostro studio è stato quello di valutare i livelli di leptina, adiponectina e visfatina (oltre a PCR ultrasensibile, mieloperossidasi e CTX-II) in soggetti con OA nodale (48) ed OA erosiva (50) delle mani comparati ad un gruppo di 21 controlli.
File
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Tesi_def.pdf | 2.62 Mb |
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