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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04272014-152949


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DADDOVERI, PAMELA
URN
etd-04272014-152949
Titolo
Indagine conoscitiva sull'entita' della filiera del farro (Triticum dicoccum L. Schubler) in Garfagnana e possibili evoluzioni
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PRODUZIONI AGROALIMENTARI E GESTIONE DEGLI AGROECOSISTEMI
Relatori
relatore Prof. Brunori, Gianluca
correlatore Prof. Rovai, Massimo
Parole chiave
  • valorizzazione
  • farro igp della Garfagnana
  • qualità
  • prodotti tipici
Data inizio appello
19/05/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
La qualità dei prodotti agroalimentari è data dalla somma di molti attributi, risulta essere elemento di fondamentale importanza soprattutto nella scelta e nell’acquisto da parte dei consumatori. I prodotti tipici sono prodotti di alta qualità, strettamente legati al territorio in cui vengono prodotti: solo in quel determinato comprensorio infatti sono presenti condizioni pedoclimatiche tali da poter garantire l’ottenimento del prodotto con le caratteristiche di qualità che lo contraddistinguono. Anche le tradizioni del luogo, la storia, la cultura sono elementi fondamentali quando si parla di prodotti tipici. Il settore agroalimentare italiano vanta numerose produzioni di qualità e produzioni tipiche e la loro valorizzazione passa spesso attraverso l’utilizzo dei marchi di tutela. Con il conferimento dei marchi DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta), da parte dell’Unione Europea, viene riconosciuta ufficialmente la valenza della produzione tipica. La registrazione del nome di un prodotto prevede un iter di diversi passaggi, che ha inizio con la richiesta da parte di alcuni produttori o trasformatori, fino ad arrivare al vaglio della Commissione Europea e, in caso di giudizio positivo, il marchio viene registrato nel Registro Comunitario delle DOP e IGP. Ciò è accaduto anche per il Farro della Garfagnana (Triticum dicoccum Schübler), che ha acquisito il marchio IGP nel Luglio del 1996, e la cui coltivazione, come per altri prodotti DOP e IGP, è regolamentata da un Disciplinare di produzione. La maggior parte della produzione passa attraverso il Consorzio dei Produttori di Farro della Garfagnana, dove la granella viene sbramata, brillata e confezionata. L’indagine svolta ha l’obiettivo di stabilire l’entità della filiera del farro in Garfagnana e l’importanza del prodotto e dei suoi derivati come mezzo di valorizzazione di tali zone rurali. In particolare era interessante capire chi sono i principali consumatori di farro e derivati, qual è il livello di conoscenza del prodotto da parte dei consumatori, i valori trasmessi col prodotto tipico al consumatore, quali elementi lo distinguono da altri tipi di farro e l’evoluzione del mercato del farro e derivati in Garfagnana. Sono state contattate diverse aziende che occupano le varie fasi della filiera del cereale: un’azienda agricola produttrice, un mulino, due attività di ristorazione, due panifici, un biscottificio, un pastificio, un birrificio e un distributore di prodotti tipici. Le attività contattate sono state sottoposte ad un’intervista, attraverso un questionario suddiviso in cinque parti: la prima relativa ai dati dell’azienda e al genere di attività svolta, la seconda riguardava invece le risorse locali utilizzate, la terza relativa alla qualità dei prodotti al Farro, la quarta sul commercio del prodotto, sul rapporto con il consumatore e la comunicazione delle caratteristiche del prodotto, infine un’ultima parte relativa all’integrazione con il territorio e all’evoluzione spazio-temporale del mercato. E’ emerso che tuttora il cereale rappresenta un’importante fonte di reddito per la valle, in particolare per il fatto che l’indicazione geografica è anche un forte richiamo per il turismo. Infatti i principali consumatori di farro e prodotti derivati, nelle attività di ristorazione, e i principali acquirenti al dettaglio, sono essenzialmente i turisti. La maggior parte di coloro che acquista o assaggia i prodotti al farro, conosce già il prodotto: ciò è dovuto sicuramente al conferimento del marchio di tutela, ma anche alle molteplici partecipazioni delle diverse attività a saloni e fiere rinomate a livello nazionale. E’ risultato che i valori che più identificano il farro e i suoi derivati sono soprattutto l’ambiente, l’identità locale e la tradizione, mentre gli elementi di distinzione del farro della Garfagnana sono risultati essere il fatto che non necessiti di ammollo per l’utilizzo, che viene coltivato in un ambiente poco inquinato e le sue caratteristiche nutrizionali. Per quanto riguarda il mercato del prodotto e derivati, è risultato che le vendite negli ultimi anni sono aumentate, nonostante la crisi, e in alcuni casi anche il raggio di distribuzione di tali prodotti si è allargato sul mercato, coprendo canali distributivi nazionali e internazionali.