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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04272007-163305


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
Bologna, Alessio
Indirizzo email
a.bologna@ital.unipi.it
URN
etd-04272007-163305
Titolo
Le “Collettanee” in morte di Serafino Aquilano di Giovanni Filoteo Achillini. Edizione a cura di AlessioBologna
Settore scientifico disciplinare
L-FIL-LET/10
Corso di studi
STUDI ITALIANISTICI
Relatori
Relatore Prof. De Camilli, Davide
Relatore Prof. Floriani, Piero
Parole chiave
  • edizione Bazalieri
  • Collettanee
  • Ciminelli
  • Alessio Bologna
  • 1504
  • Giovanni Filoteo Achillini
  • Serafino Aquilano
Data inizio appello
30/01/2007
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
30/01/2047
Riassunto
Questo lavoro rappresenta un primo passo verso la valorizzazione delle "Collettanee" in morte di Serafino Aquilano, testo di fondamentale importanza per il Rinascimento. Si tratta infatti di un’opera molto famosa e tuttavia mai studiata sistematicamente, visto che non se ne è mai realizzata una nuova edizione dopo l’unica del 1504, curata da Giovanni Filoteo Achillini per i tipi di Caligola Bazalieri. La relativa abbondanza di copie delle “Collettanee” (20 segnalate dall’EDIT 16 + 3 reperite nel corso di questa ricerca) e i sondaggi effettuati su alcuni di questi esemplari provano sia che l’edizione del Bazalieri fu un’operazione complessa, sia che esistono diversi stati della stampa. Rinviando ad altra occasione l’indagine su questo aspetto cruciale delle “Collettanee”, si è scelto di procedere gradualmente, realizzando per ora un’edizione commentata della copia conservata presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, segnata PALAT.12.2.2.54. La scelta di questo esemplare è giustificata dal fatto che esso è ben conservato e caratterizzato dalla presenza di postille, che offrono ulteriori spunti di approfondimento. Accanto alla trascrizione del testo (conservativa) e alla classificazione degli oltre 330 componimenti (in versi e in prosa; in volgare, latino, greco e castigliano), ampio spazio è stato dedicato all’identificazione dei numerosissimi autori che parteciparono alla raccolta (più di 154 se si tiene conto anche dei componimenti anonimi o di incerta attribuzione), soprattutto “minori”, e alla ricostruzione del contesto storico-culturale che generò le “Collettanee”. I risultati raccolti nel presente lavoro, in parte anticipati al Convegno urbinate “L’Età di Guidubaldo e Castiglione. Lettere e arti alla corte di Urbino” (giugno 2006), non sono quindi definitivi, ma ci consentono di aggiungere un ulteriore tassello al mosaico della letteratura e più in generale della cultura del Rinascimento.
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