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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-04222017-133826


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
MONTAGNANI, SIMONE
URN
etd-04222017-133826
Titolo
Nuovo approccio chirurgico al trattamento delle atrofie nella sella distale edentula del mascellare superiore: studio pilota
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA
Relatori
relatore Prof. Covani, Ugo
Parole chiave
  • sinus lift
  • rialzo di seno mascellare
  • posizionamento implantare
  • implant placement
  • grafts
  • sostituti ossei
Data inizio appello
12/06/2017
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/06/2087
Riassunto
Una delle più significative e rivoluzionarie scoperte scientifiche nel campo dell’odontoiatria degli ultimi 40 anni è stata senza dubbio l’osteointegrazione, dapprima proposta da Brånemark nel 1969 e poi definita da Albrektsson nel 1981 come una “connessione diretta, funzionale e strutturale, tra l’osso vivo e la superficie di un impianto caricato”. Tutto questo ha reso predicibile l’inserimento di fixture in titanio all’interno delle ossa mascellari con la possibilità di restituire al paziente gli elementi dentari perduti nel modo meno invasivo possibile. Dalla definizione di osteointegrazione risulta evidente come la qualità e la quantità di tessuto osseo disponibile a livello del sito implantare siano elementi fondamentali per il posizionamento di qualsiasi fixture.
Una sede anatomica di fondamentale importanza per la riabilitazione del mascellare superiore edentulo tramite posizionamento implantare è rappresentata dal seno mascellare o antro di Higmoro. Quest’ultimo attraversa tre fasi di espansione fisiologiche, dal periodo prenatale fino ai 18 anni di età circa; la quarta espansione è, invece, patologica e si ha con la perdita dei denti posteriori. L’antro si espande sia lateralmente che inferiormente e la quantità di osso disponibile dal pavimento alla sommità della cresta ossea, diminuisce in altezza, giungendo spesso a valori inferiori ai 10 mm ed insufficienti al posizionamento implantare. È per far fronte a questo tipo di situazioni cliniche, in cui il seno mascellare costituisce un impedimento alla riabilitazione implantologica del paziente, che sono state sviluppate tecniche mirate ad intervenire sull’anatomia sfavorevole e ristabilire le adeguate dimensioni ossee necessarie al posizionamento implantare.
Gli approcci chirurgici tradizionali per la rigenerazione ossea della sella distale edentula mascellare, si basano sul sollevamento della membrana di Schneider e l’inserimento di sostituti ossei tra quest’ultima ed il pavimento sinusale. Tali biomateriali, tuttavia, vengono a trovarsi in un ambiente anatomicamente sfavorevole alla rigenerazione tissutale, la quale, si rivela impredicibile da un punto di vista qualitativo, portando alla formazione di un tessuto amorfo più che di un fisiologico nuovo tessuto osseo.
Questo studio pilota vuole introdurre un nuovo approccio chirurgico che evita l’utilizzo di qualsiasi materiale da innesto e suggerisce una più predicibile guarigione ossea grazie ad una osteotomia che garantisce di avere cinque pareti ossee ricche di cellule in grado di guidare la rigenerazione tissutale.
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