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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-04212010-111206


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
VANNI, MICHELE
URN
etd-04212010-111206
Titolo
Antibiotico-resistenza in Staphylococcus intermedius e Staphylococcus schleiferi subsp. coagulans isolati nel cane
Settore scientifico disciplinare
VET/07
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
tutor Prof. Intorre, Luigi
Parole chiave
  • stafilococchi
  • cane
  • antibiotico-resistenza
  • antibiotici
Data inizio appello
03/06/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
03/06/2050
Riassunto
Il presente studio è stato svolto presso il Dipartimento di Clinica Veterinaria di Pisa grazie ad un’estesa attività di campionamento che ha coinvolto 367 cani, consentendo la creazione di una ceppoteca costituita da 232 stafilococchi isolati da soggetti sani e con lesioni muco-cutanee. I ceppi identificati come S. intermedius e S. schleiferi subsp. coagulans, mediante una tecnica molecolare basata sul sequenziamento parziale del gene 16S dell’rDNA, sono stati sottoposti allo screening della sensibilità verso le principali classi di antibiotici con il metodo della diffusione su agar. I risultati hanno evidenziato un’elevata sensibilità di S. intermedius (>95%) verso 29 di 33 antibiotici saggiati, con percentuali inferiori nel caso di cloramfenicolo (87.5%), lincomicina (87.5%), eritromicina (82.4%) e penicillina G (36.8%). Sono stati osservati 17 diversi profili di resistenza e il 17.7% degli isolati è risultato multi-resistente. S. schleiferi subsp. coagulans è risultato sensibile a tutti gli antibiotici ad eccezione dei fluorochinoloni, verso i quali il 60% degli isolati ha evidenziato un profilo di resistenza dicotomico mantenendo la sensibilità solo a quelli di quarta generazione.
L’approfondimento dei meccanismi di resistenza ai fluorochinoloni è stato eseguito inizialmente con una tecnica molecolare che ha consentito di individuare una sola mutazione in almeno uno dei geni bersaglio (gyrA e grlA) dei ceppi resistenti di S. intermedius e S. schleiferi subsp. coagulans. L’assenza di una seconda mutazione in grlA, necessaria per la resistenza ai fluorochinoloni di quarta generazione, ha confermato il profilo dicotomico osservato mentre nessuna mutazione è stata individuata negli isolati risultati sensibili. Per valutare il contributo delle pompe di efflusso alla resistenza ai fluorochinoloni, 10 ceppi di S. intermedius e 10 di S. schleiferi subsp. coagulans (12 sensibili e 8 resistenti) sono stati sottoposti a test di sensibilità con il metodo delle brodo-diluizioni in condizioni standard e in presenza di un inibitore delle pompe di efflusso (reserpina). Per circa metà degli isolati non sono state osservate riduzioni della minima concentrazione inibente (MIC) in presenza di reserpina e solo il 10-20% ha evidenziato una riduzione di almeno 3 diluizioni. Tutti i ceppi resistenti ai fluorochinoloni hanno mantenuto la resistenza anche in presenza della reserpina, confermando il ruolo secondario delle pompe di efflusso negli stafilococchi. Infine è stata determinata la prevalenza di S. intermedius meticillino-resistenti (MRSI) attraverso l’amplificazione del gene mecA mediante PCR. Sono stati individuati 4 MRSI, tre dei quali risultati multi-resistenti (il 75%, contro il 16% dei ceppi meticillino-sensibili). I risultati di tre tecniche complementari (diffusione su agar, crescita su terreno selettivo contenente oxacillina, test di agglutinazione per la ricerca della proteina PBP2a) hanno rivelato sensibilità e specificità elevate confermando l’utilità dei test rapidi alternativi alla PCR.
I risultati hanno confermato un’elevata sensibilità di S. intermedius e S. schleiferi subsp. coagulans ad antibiotici efficaci contro gli stafilococchi, in particolare quelli impiegati nel trattamento della piodermite. Nonostante la prevalenza di ceppi resistenti ai fluorochinoloni e di ceppi meticillino-resistenti sia risultata bassa, la presenza di numerosi ceppi multi-resistenti, soprattutto tra gli MRSI, sottolinea l’importanza del continuo monitoraggio degli isolati clinici al fine di selezionare i farmaci più efficaci e ridurre l’insorgenza di nuove resistenze.
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