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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-04202016-105439


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BONASERA, CARMEN
URN
etd-04202016-105439
Titolo
Cuori di Tenebra Analisi comparata del conflitto tra Eros e Thanatos nella poesia femminile contemporanea
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUE E LETTERATURE MODERNE EUROAMERICANE
Relatori
relatore Prof. Stara, Arrigo
correlatore Dott.ssa Ghezzani, Alessandra
Parole chiave
  • Sabina Spielrein
  • poesia femminile
  • Julia de Burgos
  • eros
  • Anne Sexton
  • Amelia Rosselli
  • Alejandra Pizarnik
  • Alda Merini
  • Sigmund Freud
  • Sylvia Plath
  • thanatos
Data inizio appello
23/05/2016
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
23/05/2056
Riassunto
La presente ricerca si è riproposta il fine di esplorare la trattazione di uno dei topoi classici di più ampio respiro, l’eterno conflitto tra le forze opposte di Eros e Thanatos, nell'ambito della scrittura poetica al femminile: il primo concetto è tradizionalmente inteso come forza generatrice e vivificatrice, l’essenza di unione, desiderio e godimento vitale, mentre il secondo incarna il principio distruttore e portatore di morte, ora intesa come inevitabile e spaventosa fine dell’esistenza, ora come passaggio obbligato per il raggiungimento di una dimensione superiore.
La presente indagine prende avvio dalle teorie di Sigmund Freud e di Sabina Spielrein sul conflitto pulsionale tra Eros e Thanatos, ed è volta a riconoscerne la presenza e ad approfondirne le implicazioni nelle opere di sei esponenti della poesia femminile del secondo Novecento. Diverse per nazionalità e contesto culturale, le poetesse prese in esame sono affini per il periodo d’attività e per la difficile esperienza biografica che le ha viste vittime di traumi e disagi psicologici, i quali hanno determinato, da un lato, una massiccia trattazione poetica dei temi della follia e della morte, dall’altro un progressivo contatto reale con l'impulso autodistruttivo, spesso culminato nel suicidio. Se buona parte della letteratura critica ha posto l'accento sul riconoscimento di tale impulso nella loro produzione poetica, quale indizio dei reali tormenti e disagi mentali delle poetesse, l’ipotesi da cui parte la ricerca si riferisce alla possibilità di riscontrare nelle opere la presenza della pulsione vitale accanto a quella (evidente) di morte, e di conseguenza alla possibilità di realizzare una distinzione tra l’opera letteraria e le vicende biografiche, nella maggior parte delle quali ha invece predominato un chiaro istinto di autodistruzione.
Una particolare attenzione sarà rivolta verso l'ultima fase delle distinte carriere poetiche, poiché rilevare aspetti assimilabili alla pulsione vitale nei testi coincidenti con i reali momenti di crisi potrebbe dimostrarsi cruciale per sovvertire la comune interpretazione critica di tali poetiche.
Da Sylvia Plath e Anne Sexton, passando per Julia de Burgos e Alejandra Pizarnik, fino ad Amelia Rosselli e Alda Merini, la ricerca si propone dunque come un viaggio attraverso aree geografiche, estrazioni socioculturali, tematiche, stili, versi poetici, e frammenti di sei vite diverse ma ugualmente intense.
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