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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-04192016-191854


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ADAMO, SILVIA FEDERICA
URN
etd-04192016-191854
Titolo
Da matricola a lavoratore: un'analisi sui "successi" occupazionali dei laureati in Italia. Il caso dei laureati dell'Università di Pisa.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI
Relatori
relatore Prof.ssa Venturi, Silvia
Parole chiave
  • immatricolati
  • giovani
  • occupazione
  • mercato del lavoro
  • laureati
Data inizio appello
16/05/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Questo lavoro è dedicato all’analisi di alcune caratteristiche dei giovani di oggi e allo studio degli effetti che i cambiamenti demografici e politici hanno prodotto nel mondo giovanile durante il periodo della crisi economica, con particolare attenzione ai giovani universitari e al loro rapporto con il mondo del lavoro.
L’inserimento dei giovani nel mondo lavorativo è un problema attuale e comune a molti Paesi, ma in Italia appare più rilevante, in quanto oggi i giovani rappresentano una categoria sociale penalizzata per quel che riguarda la ricerca di un’attività lavorativa, specialmente se in possesso di titoli di studio elevati.
Lo scopo della tesi è quindi quello di indagare sulle peculiarità dei giovani italiani e comprendere le loro difficoltà nel riuscire ad inserirsi nel mondo lavorativo con l’obiettivo di capire anche se esiste una qualche correlazione tra l’istruzione universitaria e la possibilità di trovare un’occupazione stabile. Il primo dato da analizzare sui giovani italiani è il prolungamento del periodo dedicato allo studio che ha generato a sua volta il rinvio progressivo dell’ingresso nella vita adulta, simbolizzato dall’autonomia economica e abitativa. Questa posticipazione nota come la “sindrome del ritardo” è resa possibile dal fatto che i giovani rimangono a vivere nella casa con i genitori.
Quando si effettua un’analisi sui giovani bisogna evidenziare prima di tutto che essi sono oggi una risorsa rara in quanto la popolazione giovanile si è ridotta in modo notevole negli ultimi anni e allo stesso tempo costituiscono anche una risorsa poco utilizzata perché molte volte vengono collocati ai margini della vita economica. Questo è l’aspetto trattato nel primo capitolo della tesi nel quale, oltre ad illustrare gli aspetti demografici relativi alla riduzione del numero dei giovani, sono state analizzate le loro condizioni di vita con riferimento al lungo percorso da intraprendere per il raggiungimento dell’autonomia ed è stata sottolineata l’importanza che assume oggi una formazione continua per la ricerca di un lavoro. Inoltre nel capitolo è stato fatto riferimento al problema dei NEET, gli under 30 privi di occupazione e non inseriti in nessun percorso d’istruzione o di formazione, che a causa delle difficoltà nel riuscire a trovare un lavoro sono scoraggiati e provano una profonda sfiducia in loro stessi. Tale fenomeno coinvolge e affligge un grande numero di giovani Italiani soprattutto e in quantità più elevate quelli che vivono al Sud Italia. Vista la situazione di difficoltà in cui si trovano i giovani di oggi è considerata necessaria la realizzazione e l’introduzione di politiche volte all’attivazione del lavoro inoltre è fondamentale che le soluzioni da adottare siano di priorità nazionale, così come previsto anche nelle strategie Europa 2020 nell’ambito del progetto di una crescita intelligente, sostenibile e solidale.
Quest’ultimo concetto del lavoro è l’argomento del secondo capitolo della tesi, che si propone di analizzare le più recenti riforme del mercato del lavoro, il quale negli ultimi quindici anni circa ha subito una serie di cambiamenti di tipo economico ed istituzionale, quali il rallentamento della crescita economica e la riduzione dei posti di lavoro. Tali elementi hanno contribuito a modificare la condizione occupazionale dei giovani. Inoltre con l’introduzione di nuove e varie tipologie di contratti atipici, non accompagnati da nuove modalità di tutela dei lavoratori e dall’istituzione di ammortizzatori sociali, è aumentata la precarietà delle condizioni lavorative. Infatti al fine di dare una risposta a tali problematiche e con lo scopo di incrementare il numero dei soggetti occupati e di migliorarne la situazione lavorativa sono state emanate le leggi di riforma del lavoro dal 2011 ad oggi.
L’analisi prosegue poi focalizzando l’attenzione sulle caratteristiche principali che riguardano l’Università italiana. In particolare, nel terzo capitolo, è stato analizzato il percorso degli studenti dopo la riforma del sistema universitario seguente al Decreto Ministeriale n. 509/1999 e al successivo Decreto Ministeriale n. 270/2004, con cui l’istruzione accademica è stata sottoposta a una radicale riorganizzazione. Infatti il nuovo ordinamento, avviato in via sperimentale nel 2000-2001 e a regime dal 2001-2002, è stato definito del “3+2” in quanto si realizza in un primo ciclo di tre anni, costituito dai corsi di laurea di primo livello che rilasciano il diploma di laurea, seguito – per chi continua gli studi – da un secondo ciclo biennale, costituito dai corsi di laurea di secondo livello finalizzati al conseguimento della laurea magistrale. Oltre ai corsi di primo e secondo livello, sono in vigore dei corsi di laurea a ciclo unico, che rilasciano un titolo equiparabile alla laurea magistrale di secondo livello. L’analisi del sistema universitario è stata effettuata attraverso l’utilizzo di varie fonti statistiche, tra le quali, Istat, ANVUR, MIUR, CNVSU; e include una sintesi delle principali caratteristiche sia degli immatricolati che dei laureati.
Il quarto capitolo è centrato invece sull’analisi delle possibilità lavorative da parte dei laureati. In particolare, l’attenzione è volta a comprendere il rapporto fra istruzioni e lavoro e, dal momento che il percorso formativo gioca un ruolo fondamentale nel determinare le probabilità di occupazione dei più giovani, si è disaggregato sia per livello, triennale, magistrale e a ciclo unico, sia per tipologia di corso. Il passaggio dall’Università al lavoro è difficile, non è quasi mai immediato, e spesso si risolve in un cammino lungo e faticoso, per questo l’indagine sulla ricerca del lavoro si basa su tre differenti rilevazioni, la prima dopo un anno dal conseguimento del titolo, la seconda e la terza rispettivamente dopo tre e cinque anni dalla laurea.
Infine, il quinto ed ultimo capitolo è dedicato all’Università di Pisa con particolare riferimento all’analisi delle carriere universitarie degli studenti immatricolati e dei laureati; e un’indagine sulla ricerca dell’occupazione. I dati raccolti per la stesura di questo capitolo sono stati forniti dal Comitato Scientifico Stella, dall’Ufficio Programmazione e Valutazione dell’Università di Pisa e dall'Ufficio Job Placement dell’Università di Pisa.
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