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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-04172014-123818


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
VIGLIANI, ALESSANDRA
URN
etd-04172014-123818
Titolo
LE DOTTRINE TRUMAN, NIXON, CARTER E BUSH IN POLITICA ESTERA A CONFRONTO
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
POLITICHE E RELAZIONI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Prof.ssa Neri Gualdesi, Marinella
Parole chiave
  • TRUMAN
  • BUSH
  • CARTER
  • NIXON
Data inizio appello
19/05/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’argomento trattato all’interno di questa tesi è scaturito dall’interesse di porre a confronto le Dottrine e le idee in politica estera di quattro grandi presidenti degli Stati Uniti: Truman, Nixon, Carter e Bush.
Le prime tre figure storiche analizzate appartengono al periodo storico della Guerra Fredda, mentre il Presidente George W. Bush ha governato gli Stati Uniti nel XXI secolo.
Sebbene questi Presidenti appartengano a periodi storici differenti, è possibile riconoscere nelle loro Dottrine e nelle loro strategie d’azione, differenze e tratti comuni.
Una delle variabili più importanti che verranno esaminate nella tesi sono proprio gli strumenti e i mezzi utilizzati per raggiungere gli obiettivi che la Casa Bianca negli anni e di volta in volta si poneva.
Per poter comprendere a fondo le differenze e le caratteristiche simili di queste Dottrine è stata scelta una chiave di lettura basata sulla teoria delle strategie di difesa, proposta da John Lewis Gaddis. John Lewis Gaddis sostiene che, fondamentalmente, vi siano due macro categorie di risposta alle minacce subite da Washington: la risposta simmetrica e la risposta asimmetrica.
La risposta simmetrica si basa sulla convinzione che tutti gli interessi sono vitali, tutte le minacce sono ugualmente pericolose, e che l’economia americana ha la capacita' di sostenere lo sviluppo di ogni mezzo necessario per sconfiggere l’avversario, su qualsiasi teatro.
Questo tipo di strategia offre una risposta adeguata alle minacce incrementali e contro tutti pericoli nei teatri periferici, che potrebbero mettere in discussione l’equilibrio delle relazioni internazionali.
Implica la possibilità di utilizzare diversi strumenti di risposta, e richiede la capacità di essere presenti su più teatri contemporaneamente, ma costringe lo Stato a sforzi economici enormi e potenzialmente illimitati. Inoltre, la risposta simmetrica permette all’avversario di scegliere la natura e il teatro della competizione.
La risposta asimmetrica, invece, parte dal riconoscimento dei limiti: uno Stato non avrà mai risorse economiche e fisiche tali da poter affrontare più conflitti, di pari potenza, su più teatri contemporaneamente. Questa strategia si basa sull'attenta scelta dei teatri e delle singole risposte da utilizzare nelle varie situazioni da affrontare.
Un’analisi accurata delle relazioni internazionali e delle capacità dei singoli avversari permette allo Stato di scegliere solo i teatri più importanti e le questioni più rilevanti, così da poter concentrare le forze in un tipo di risposta più efficace ed efficiente. Questo tipo di strategia richiede, inoltre, la capacità di sapere distinguere tra interessi vitali e secondari.
L’utilizzo di una risposta non implica l’esclusione dell’altra e, spesso, nell’analisi delle Dottrine descritte, si potrà notare un cambio di strategia dovuto a fattori di natura economica, politica o sociale.
Un fattore che unisce le Dottrine Truman, Nixon e Carter fu proprio l’Unione Sovietica, il nemico contro cui Washington dovette confrontarsi durante gli anni della Guerra Fredda.
La presidenza di George W. Bush si inserisce, invece, in un contesto storico diverso: cambiarono le problematiche, lo stesso scacchiere internazionale, le sfide che l’America dovette affrontare e, soprattutto, cambio' la concezione stessa di nemico.
Nonostante i periodi storici e le minacce affrontate siano differenti, i tipi di strategie adottate (risposta simmetrica e asimmetrica), il rapporto con le variabili economiche e sociali, il concetto dell’apparenza e le tecniche utilizzate per conquistare il consenso sono molto simili.
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