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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04172013-220400


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ROCCA, MICHELE
URN
etd-04172013-220400
Titolo
Ergonomia della visione e comfort visivo nei luoghi di lavoro. Postazioni fisse dotate di videoterminale: la postazione di lavoro CAD
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE
Relatori
relatore Ing. Salvadori, Giacomo
relatore Ing. Casini, Matteo
relatore Dott. Leccese, Francesco
Parole chiave
  • postazione di lavoro
  • CAD
  • VDT
  • videoterminale
  • astenopia
  • luminanza
  • ergonomia
  • postura
  • illuminotecnica
  • illuminazione
Data inizio appello
06/05/2013
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
06/05/2053
Riassunto
Il disegno CAD comporta un impegno visivo molto oneroso in quanto il monitor viene fissato per periodi prolungati variando frequentemente il livello di ingrandimento dei dettagli osservati, costringendo così l’occhio ad un continuo lavoro di messa a fuoco. Il monitor rappresenta una sorgente luminosa ad elevata luminanza posta ad una piccola distanza (in genere variabile da 50 a 70 cm) dall’operatore. Per raggiungere una condizione di comfort visivo è necessario quindi che il sistema di illuminazione, le finiture delle pareti, il colore e la disposizione degli arredi siano ad esso adeguati. Spesso si associa ad una forte illuminazione un miglior comfort visivo; ciò non è sempre corretto soprattutto quando, nel lavoro al computer (per esempio il disegno CAD), vengono visualizzate schermate con scritte bianche su sfondo nero (polarità negativa).
L’obiettivo di questo studio è quello di esaminare il sistema di illuminazione di una tipica postazione di disegno CAD. L’analisi si propone di identificare i principali aspetti che caratterizzano l’ergonomia della visione di questo particolare tipo di postazione di lavoro, oggi largamente diffusa sia come postazione di lavoro fissa sia come postazione mobile (utilizzando per esempio computer portatili).
Lo studio è stato effettuato attraverso due approcci differenti: con misure in opera al fine di rilevare i parametri fisici che caratterizzano l’ambiente (ovvero le condizioni di comfort che si instaurano nell’ambiente) e attraverso la somministrazione di un Test ad un campione di persone significativo per il loro coinvolgimento nella tematica analizzata e in numero sufficientemente elevato da comporre un campione statisticamente valido. Queste due attività sono state svolte in ambiente opportunamente arredato per ricreare una tipica postazione di lavoro CAD.
Le misure in opera hanno riguardato il rilievo di illuminamento orizzontale e verticale e luminanza relativa ai principali elementi della postazione di lavoro. Sono stati individuati 11 scenari di illuminazione differenti in cui sono state variate le condizioni di illuminazione e i livelli di luminosità e contrasto del monitor e sono stati verificati gli illuminamenti medi e le distribuzioni di luminanza.
Il Test è stato sottoposto ad una popolazione di 70 studenti universitari che regolarmente utilizzano il computer per il disegno CAD, ed è stato strutturato in due parti: la prima consistente nello svolgimento di un semplice esercizio di disegno al CAD, la seconda riguardante la compilazione di un questionario di valutazione. L’esercizio consisteva nella riproduzione di un disegno opportunamente studiato per stimolare il soggetto all’utilizzo di più comandi in modo da consentire la formulazione di un giudizio completo sull’attività. Sono stati creati due layout di lavoro differenti: metà della popolazione ha eseguito il test con le pareti, ricadenti nel campo visivo, normalmente intonacate di bianco e polarità del monitor positiva (scritte nere su sfondo bianco); l’altra metà, al contrario, con le pareti rivestite con tessuto nero e con polarità del monitor negativa (scritte bianche su sfondo nero). In entrambi i casi è stato adottato un sistema sperimentale di retroilluminazione del monitor con lo scopo di valutare i rapporti di luminanza all’interno del campo visivo tra l’oggetto della visione e le superfici di sfondo (pareti e arredi). Terminato l’esercizio è stata mostrata la differenza tra il sistema di illuminazione sperimentale proposto e le condizioni di illuminazione generale dell’ambiente di lavoro ed è stato somministrato un questionario di 15 domande relative agli aspetti di ergonomia della visione e di illuminazione dell’ambiente di lavoro.
Dalle risposte al questionario è emerso che la maggior parte dei soggetti che ha effettuato il test utilizza programmi per il disegno assistito al computer preferendo il monitor con polarità negativa, con luminosità e contrasto regolati sui valori massimi ed in ambienti fortemente illuminati. Quasi il 90% del campione ha dichiarato di soffrire di problemi di affaticamento visivo di gravità tale che nella metà dei casi deve ricorrere all’interruzione dell’attività. La stessa percentuale manifesta un maggiore gradimento per ambienti con bassi livelli di illuminamento (e di luminanza) e la presenza di un sistema di retroilluminazione del monitor di tipo regolabile. Per i vari layout di lavoro proposti e le differenti regolazioni dell’illuminazione ambiente e del monitor sono state ripetute dettagliate misure in situ dei livelli di illuminamento e luminanza per la verifica dei requisiti minimi di normativa prescritti per questo tipo di attività lavorativa.

Un ulteriore analisi è stata effettuata sul monitor; con riferimento ai metodi di valutazione in opera definiti dalla UNI EN ISO 9241-306 e ai criteri di accettabilità proposti dalla UNI EN ISO 9241-307, sono stati definiti e verificati i requisiti per i dispositivi di visualizzazione elettronici. Attraverso una serie di misure in opera è stata misurata la luminanza del monitor in varie condizioni di luminosità e contrasto e verificate: la luminanza del display, l’equilibrio di luminanza e abbagliamento, l’uniformità della luminanza e l’uniformità del contrasto.

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