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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-04152019-230727


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PANTANI, ARIANNA
URN
etd-04152019-230727
Titolo
Nuove esigenze di governo e controllo delle società partecipate.
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Dott. Conti, Gianpiero Renato
Parole chiave
  • società partecipate
Data inizio appello
02/05/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
02/05/2089
Riassunto
Il processo di privatizzazione dei servizi pubblici ha definito nel corso del tempo un nuovo ruolo per l’ente locale: da gestore diretto di servizi a regolatore.
L’ente locale che decide di esternalizzare servizi pubblici agisce sia come azionista dell’azienda partecipata, sia come titolare del servizio erogato, divenendo il coordinatore dell’attività delle società partecipate e rimanendo il soggetto politicamente responsabile agli occhi della comunità circa i costi sostenuti. Tutto ciò ha comportato una diversa ripartizione dei compiti: mentre al soggetto esterno competono funzioni di produzione e distribuzione, all’ente locale competono funzioni di definizione e monitoraggio degli obiettivi, sia a livello qualitativo, sia a livello di sostenibilità economica. Con il progressivo abbandono da parte degli enti locali della gestione diretta dei servizi, il processo di riforma del settore pubblico ha di fatto favorito il passaggio ad una direzione orientata ai risultati, rendendo sempre più prezioso il ruolo del controllo interno e la struttura di governance prescelta per la gestione delle partecipazioni.
Mentre nel mondo privato la sfera del controllo è una prassi consolidata da tempo, nel mondo pubblico rappresenta una novità di ampia portata, che richiederà non solo competenze mirate e manageriali, ma anche un vero e proprio cambiamento a livello di modus operandi. Gli enti locali sono storicamente legati ad una visione per strutture organizzative piuttosto che per processi; per questo motivo vi è sempre stata un’evidente difficoltà nello sviluppo del concetto di efficienza e fronteggiamento dei rischi relativi ai processi interni. Osservando la realtà delle amministrazioni territoriali si osserva un’evoluzione dei modelli organizzativi scelti dall’ente locale per la gestione delle proprie partecipazioni: dal Modello Tradizionale, al Dipartimentale e infine il modello Holding. In particolare, si sono osservati i notevoli vantaggi in termini di efficienza dei flussi informativi, dell’attività di controllo delle performance, elaborazione dei sistemi di pianificazione e di programmazione e accuratezza dell’analisi economico-finanziaria delle partecipate del modello Dipartimentale ed Holding. Partendo da un’analisi sintetica dell’evoluzione normativa riguardante le partecipazioni pubbliche degli ultimi decenni, sono state analizzate le novità più rilevanti del Testo Unico delle Società Partecipate (T.U.S.P., 2016): l’attività di razionalizzazione periodica delle partecipazioni, di valutazione del rischio preventivo sulla crisi di impresa e di rafforzamento dell’attività di internal auditing. L’implementazione di questi processi da parte del Legislatore rappresenta un tentativo di consentire la previsione della crisi, con la conseguente assunzione di provvedimenti volti ad eliminarne le cause attraverso idonei piani di risanamento, e di affermare una logica di miglioramento delle prestazioni economiche-gestionali delle società partecipate. Oltre alle novità sopra citate, lo strumento di controllo contabile per eccellenza è il bilancio consolidato, mediante il quale è possibile ottenere una rappresentazione unitaria del Gruppo Pubblico Locale e conseguire migliori risultati in termini di pianificazione, programmazione e monitoraggio del Gruppo. Anche il presidio dei flussi informativi è da considerare un fattore critico di successo per una buona governance interna. Un sistema informativo integrato con le partecipate semplificherebbe il processo di reperibilità dei dati, garantendone allo stesso tempo una maggiore affidabilità, per la creazione di report periodici e la redazione del bilancio consolidato stesso.
In conclusione, negli ultimi anni si è assistito sia ad un processo evolutivo continuo dei modelli organizzativi per la gestione dei servizi pubblici locali, sia, da un’analisi del TUSP, al rafforzamento dei controlli interni e all’introduzione di sistemi di allerta che permettano un intervento tempestivo in caso di crisi di impresa. La riforma della Pubblica amministrazione,volta alla riduzione e al maggior controllo delle imprese a partecipazione pubblica, ha come obiettivo principale, oltre al taglio dei costi, quello di renderle efficienti quanto le imprese private, applicando ad esse i modelli di governance ed i sistemi di controlli utilizzate dalle società a capitale privato. Tutto ciò rappresenta una notevole sfida per le amministrazioni locali, le quali hanno come priorità assoluta l’eliminazione dei soggetti inefficienti, il miglioramento economico-qualitativo dei servizi offerti ed l’implementazione di un sistema di gestione dei rischi per il monitoraggio della continuità aziendale.
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