Tesi etd-04152016-190840 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MORINI, MANUEL
URN
etd-04152016-190840
Titolo
La politica di cooperazione comunitaria negli Stati ACP: particolarità e limiti di un modello associativo.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E CIVILTA
Relatori
relatore Prof. Polsi, Alessandro
controrelatore Dott. Marzano, Arturo
controrelatore Dott. Marzano, Arturo
Parole chiave
- Accordi di Partenariato Economico
- ACP
- Africa
- Banca Mondiale
- Caraibi
- clausola «di inadempienza»
- clausola «elemento essenziale»
- Comunità Economica Europea
- condizionalità economica
- Convenzione di Lomé
- Convenzione di Yaoundé
- Fondo europeo di sviluppo; condizionalità politica
- Fondo Monetario Internazionale
- OMC
- Pacifico
- politica di assistenza comunitaria
- Programmi di aggiustamento strutturale
- regionalismo
Data inizio appello
23/05/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
La tesi tratta la politica di cooperazione tra l'Unione europea e gli Stati ACP (Africa, Caraibi e Pacifico) dal 1957 ad oggi. Nella prima parte, la ricerca si concentra sull'analisi delle ragioni che nel 1957 hanno spinto l'Europa ad associare alcuni PTOM (Paesi e territori d'oltremare) al percorso d'integrazione comunitario, analizzando attentamente il ruolo giocato dalla Francia nella gestione e nell'organizzazione della politica d'aiuto della Comunità Economica Europea.
La seconda parte è incentrata sullo studio del modello associativo di Lomé, nato nel 1975 con la firma della Convenzione di Lomé tra la CEE e ben 46 paesi in via di sviluppo, denominati ACP. Per molti anni, quest'accordo ha rappresentato uno dei tentativi più concreti per soddisfare le aspirazioni dei paesi in via di sviluppo per la costruzione di un Nuovo Ordine Economico Internazionale, che avrebbe ridotto il gap economico e politico tra il Nord e il Sud del mondo. La tesi cercherà di analizzare il percorso storico del modello di Lomé, ponendo l'accento sulle sue peculiarità e i suoi limiti. Un'attenzione particolare sarà riservata alla capacità di risposta del modello di Lomé, di fronte alla politica di assistenza erogata dalla Banca Mondiale e dal Fondo Monetario Internazionale -vincolata all'implementazione di precise condizioni economiche- e all'estensione del progetto comunitario verso l'Europa Centrale ed Orientale.
L'ultima parte analizza la direzione assunta dalla politica di assistenza comunitaria negli Stati ACP, a seguito dell'espansione del commercio globale e la razionalizzazione delle istituzioni multilaterali.
La seconda parte è incentrata sullo studio del modello associativo di Lomé, nato nel 1975 con la firma della Convenzione di Lomé tra la CEE e ben 46 paesi in via di sviluppo, denominati ACP. Per molti anni, quest'accordo ha rappresentato uno dei tentativi più concreti per soddisfare le aspirazioni dei paesi in via di sviluppo per la costruzione di un Nuovo Ordine Economico Internazionale, che avrebbe ridotto il gap economico e politico tra il Nord e il Sud del mondo. La tesi cercherà di analizzare il percorso storico del modello di Lomé, ponendo l'accento sulle sue peculiarità e i suoi limiti. Un'attenzione particolare sarà riservata alla capacità di risposta del modello di Lomé, di fronte alla politica di assistenza erogata dalla Banca Mondiale e dal Fondo Monetario Internazionale -vincolata all'implementazione di precise condizioni economiche- e all'estensione del progetto comunitario verso l'Europa Centrale ed Orientale.
L'ultima parte analizza la direzione assunta dalla politica di assistenza comunitaria negli Stati ACP, a seguito dell'espansione del commercio globale e la razionalizzazione delle istituzioni multilaterali.
File
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Tesi_finale2.1..pdf | 4.86 Mb |
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