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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-04132016-205258


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
PERROTTA, DEBORA
URN
etd-04132016-205258
Titolo
Intrecci di voci: strategie polifoniche in Life of Pi di Yann Martel
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUE E LETTERATURE MODERNE EUROAMERICANE
Relatori
relatore Prof.ssa Rizzardi, Biancamaria
correlatore Prof. Ciompi, Fausto
Parole chiave
  • Krishna
  • Pi
  • Yann Martel
  • naufragio
  • tigre
  • grottesco
  • viaggio
  • nuova identità
Data inizio appello
23/05/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Quando un viaggio comincia, l’unica certezza è il punto di partenza. Non è dato sapere quando si giungerà a destinazione, le strade e le deviazioni che si sarà costretti a imboccare o persino se si arriverà dove si desiderava all’inizio.
Questo studio, non fa eccezioni e il percorso che si vuole intraprendere ha lo scopo di indagare, attraverso la multitudine di voci che popolano il romanzo un possibile filo conduttore che unisce le diverse voci narranti al protagonista e alla sua nuova identità.
Il romanzo di Yann Martel narra un evento profondamente traumatico della vita del giovane protagonista, durante il quale lo scrittore canadese si sofferma non solo sul trauma in sé, ma anche sulla modalità attraverso la quale questa esperienza può essere rappresentata.
Dopo uno breve accenno biografico agli aspetti più rilevanti della vita dello scrittore canadese, inizierò la mia analisi sulla nota d’apertura e, in particolare, sull’importanza della figura dell’autore sconosciuto al fine non solo di introdurre il personaggio principale, ma di spiegare la sua funzione mediana tra la vita reale e la finzione romanzesca. Interessante sarà scoprire in che modo la scrittura unirà Pi Patel e all’autore sconosciuto, trasformandosi in uno strumento di sopravvivenza necessario per ricordare, elaborare e esprimere il proprio “Io”.
Il romanzo di Martel si presenta come un testo semplice dal punto di vista stilistico, ma complesso dal punto di vista tematico. Life of Pi è una storia di fede che inizia con un enunciato enigmatico e prosegue invitando sia l’interlocutore che il lettore a sospendere la propria incredulità nei confronti dei fatti narrati in modo da poter entrare nel racconto e instaurare un rapporto empatico con il protagonista rivivendo insieme la storia.
L’incredibile avventura di Pi può essere considerata come una scelta esistenziale oltre ad una professione di fede per il modo in cui interpretiamo l’esperienza del naufrago. Il protagonista, attraverso una ricerca psicoanalitica, una grande apertura mentale e una forte spiritualità, smette di avere una personalità distinta e portatrice di determinate caratteristiche. Il suo grande obiettivo non è solo quello di trovare la terra ferma, ma di raggiungere una pace interiore attraverso l’amore per Dio opponendosi così al mondo moderno, al suo maestro ateo e all’uso eccessivo della ragione. La storia di Pi va oltre il semplice racconto del naufragio, ma racchiude in sé un viaggio interiore a cui l’essere umano non può sottrarsi. Un percorso che il protagonista intraprende in compagnia di una figura misteriosa che racchiude in sé l’elemento trascendentale, ma anche una forza primordiale che lo costringe e lo incoraggia a lottare con tutte le sue forze per riuscire a vivere e vincere sull’immensità dell’oceano fino all’arrivo sulle coste del Messico. Sarà quindi importante, nell’ultimo capitolo, scoprire come l’incredibile storia di Pi sia stata interpretata e recepita dai due funzionari giapponesi. L’intervista con l’unico superstite concretizza ciò che il romanzo di Martel rappresenta, un dibattitto filosofico sulla dicotomia tra la ragione e l’immaginazione. Le ultime battute assumono un valore catartico per i due ufficiali, in quanto entrambi modificano il modo di vedere la realtà considerando gli eventi impossibili come sfumature di un mondo ricco di colori. Il risultato finale sarà particolarmente sorprendente nel costatare quanto la diversità e la multiformità del testo siano racchiuse in un sistema perfetto e con una coerenza interna che fornisce una credibilità alla costruzione fittizia.
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