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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04132011-151403


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
MERELLI, ANTONELLA
URN
etd-04132011-151403
Titolo
Healt Tecnology Assesment nelle malattie croniche: etica delle radiazioni nel percorso assistenziale dello scompenso cardiaco
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE TECNICHE DIAGNOSTICHE
Relatori
relatore Prof. Mariotti, Rita
Parole chiave
  • Nessuna parola chiave trovata
Data inizio appello
29/04/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
29/04/2051
Riassunto
L'OMS attraverso un programma Europeo"salute per tutti", ha definito la strategia europea per la prevenzione e il controllo delle malattie croniche, finalizzato a un concreto guadagno in termini economici e di salute. Il numero dei pazienti affetti da scompenso cardiaco, come per le altre malattie croniche, stà progresivamente aumentando nella popolazione occidentale (principalòmente per l'aumento della durata della vita e anche per l'aumentata sopravvivenza dei pazienti affetti da patologie acute cardiovascolari).
L'Health Technology Assessment (HTA), che rappresenta una metodologia di valutazione complessiva e sistemica delle conseguenze assistenziali, economiche, sociali ed etiche provocate dalle tecnologie sanitarie (PSN 2011-2013)è l'approccio di valutazione più adatto nella valutazione complessiva dell'intero processo assistenzialedelle malattie croniche.L'applicazione dell'HTA si estende ad interventi di carattere preventivo, diagnostico, terapeutico , riabilitativo e di telemedicina, attraverso anche un'analisi di alcuni elementi tra cui la sicurezza del paziente.
Rispetto alla sicurezza del paziente e all'aspetto etico sull'uso delle radiazioni ionizzanti (in base al principio di giustificazione secondo l'articolo 3 del DL n.187/2000) obietivo principale del lavoro è valutare le dosi radiologiche erogate dalle metodiche diagnostiche all'interno di un percorso assistenziale dello scompenso cardiaco, al fine di permettere al clinico (responsabile dell'appropriatezza dell'esame)di personalizzare il percorso assistenziale rispetto al rischio oncogeno a lungo termine.
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