Tesi etd-04132005-124529 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Acampora, Diego
URN
etd-04132005-124529
Titolo
Monitoraggio dei livelli di campo elettromagnetico emesso dalle stazioni radio base UMTS
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA DELLE TELECOMUNICAZIONI
Relatori
relatore Prof. Monorchio, Agostino
relatore Prof. Manara, Giuliano
relatore Prof. Manara, Giuliano
Parole chiave
- elettromagnetismo
- UMTS
Data inizio appello
28/04/2005
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’avvento della telefonia e degli impianti UMTS ha posto ad ARPAT un problema nuovo per la estrapolazione dei valori massimi di immissione possibile a partire dai valori misurati (verifica di conformità tra progetto e realizzazione della stazione) per l’assenza di un canale a potenza massima e costante, quale era il BCCH per la telefonia GSM.
La norma CEI 211/10 propone, a questo scopo, di determinare la potenza associata al canale di controllo, proponendo, nel caso in cui non si utilizzano analizzatori di spettro vettoriali, attualmente non a disposizione degli organismi di controllo, di misurare questi livelli di potenza in condizioni di traffico nullo, situazione che non è detto si verifichi "naturalmente" e difficilmente verificabile per l'organismo di controllo.
L’idea alla base del metodo proposto in questo lavoro di tesi è quella di un calcolo dei minimi di campo/potenza, che si possa effettuare anche senza il verificarsi di questo evento- minimo, tramite un confronto tra i livelli di potenza del campo e la distribuzione poissoniana che caratterizza la potenza emessa da una SRB.
La campagna di misure proposta in prossimità della SRB UMTS sita in Via Traversari a Firenze, tramite una misurazione continua a larga banda, ha evidenziato che i valori misurati di potenza minima sono concordanti con quelli estrapolabili attraverso la trattazione statistica proposta.
La differenza riscontrabile nei valori di potenza minima osservati nei due giorni del 15 e 16 Giugno, è attualmente non interpretabile secondo un’unica motivazione e necessita di ulteriori indagini: potrebbe essere la conseguenza di un cambiamento del ρ da parte del gestore, che come si è visto gestisce la potenza sulla SRB a seconda del tipo e della quantità di traffico da sostenere. Potrebbe inoltre essere riferita a contributi derivanti da altre emissioni, e misurati dalla centralina nonostante l’isolamento riscontrato per la SRB stessa. Non ultima la possibilità di errori dovuti alle derive della centralina, che al momento sembrano comunque strumenti in grado di misurare correttamente l’emissione elettromagnetica.
La norma CEI 211/10 propone, a questo scopo, di determinare la potenza associata al canale di controllo, proponendo, nel caso in cui non si utilizzano analizzatori di spettro vettoriali, attualmente non a disposizione degli organismi di controllo, di misurare questi livelli di potenza in condizioni di traffico nullo, situazione che non è detto si verifichi "naturalmente" e difficilmente verificabile per l'organismo di controllo.
L’idea alla base del metodo proposto in questo lavoro di tesi è quella di un calcolo dei minimi di campo/potenza, che si possa effettuare anche senza il verificarsi di questo evento- minimo, tramite un confronto tra i livelli di potenza del campo e la distribuzione poissoniana che caratterizza la potenza emessa da una SRB.
La campagna di misure proposta in prossimità della SRB UMTS sita in Via Traversari a Firenze, tramite una misurazione continua a larga banda, ha evidenziato che i valori misurati di potenza minima sono concordanti con quelli estrapolabili attraverso la trattazione statistica proposta.
La differenza riscontrabile nei valori di potenza minima osservati nei due giorni del 15 e 16 Giugno, è attualmente non interpretabile secondo un’unica motivazione e necessita di ulteriori indagini: potrebbe essere la conseguenza di un cambiamento del ρ da parte del gestore, che come si è visto gestisce la potenza sulla SRB a seconda del tipo e della quantità di traffico da sostenere. Potrebbe inoltre essere riferita a contributi derivanti da altre emissioni, e misurati dalla centralina nonostante l’isolamento riscontrato per la SRB stessa. Non ultima la possibilità di errori dovuti alle derive della centralina, che al momento sembrano comunque strumenti in grado di misurare correttamente l’emissione elettromagnetica.
File
Nome file | Dimensione |
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Cap_1.pdf | 288.29 Kb |
Secondo_capitolo.pdf | 134.27 Kb |
Terzo_capitolo.pdf | 723.06 Kb |
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