Tesi etd-04122019-165941 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
COSTA, CARLO
URN
etd-04122019-165941
Titolo
IL PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof. Lazzini, Simone
Parole chiave
- cronicità
- riforma
- sanità
- zona distretto
Data inizio appello
02/05/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
02/05/2089
Riassunto
Nel corso degli ultimi anni stiamo assistendo a notevoli cambiamenti per quanto riguarda l’epidemiologia delle patologie, con un passaggio da una prevalenza di patologie di tipo acuto ed infettivo a patologie di tipo cronico e degenerativo, in linea anche con il trend dell’allungamento della vita e con un’aspettativa di vita che si è spostata in avanti, intorno agli 83 anni.
Ci ritroviamo al contempo a dover fronteggiare una progressiva riduzione della disponibilità di risorse economiche e di conseguenza alla necessità di decurtare le quote della spesa sanitaria: ai governi nazionali e regionali si è posta la necessità di dare una risposta consona ed adeguata a questo nuovo complesso scenario.
Le patologie croniche determinano come prevedibile una consistente domanda di spesa assorbendo una rilevante percentuale delle risorse adibite al servizio sanitario. Esse incidono sui bilanci delle Regioni in maniera così consistente che negli anni è stato necessario rivalutare i modelli di gestione proposti, integrando agli originali soggetti, nuovi protagonisti strutturali. L' ideazione di nuove reti di servizi ed iter assistenziali che si facessero carico del nuovo profilo del malato hanno rivoluzionato l'approccio della sanità identificando nella tutela globale dell'individuo il punto ultimo del proprio intento di salute e lasciando decadere al passato la concezione di disease-targeted therapy.
Il diabete, l'ipertensione e le malattie cardiovascolari, le broncopneumopatie croniche ostruttive, le patologie neoplastiche e neuro- degenerative, l'obesità e l'osteoporosi, rappresentano sfide che non possono essere affrontate con l'erogazione di una prestazione sanitaria in forma unica e diretta: è necessario un intervento multidisciplinare, globale e continuo che garantisca una gestione efficace a lungo termine, che ne argini l'evoluzione e scongiuri o prevenga le recidive e complicanze.
Partendo da queste considerazioni, che vedono al centro della sanità pubblica l'individuo, con i suoi nuovi bisogni di Salute da intendersi come benessere psico-fisico, la Regione Toscana ha inteso promuovere un riordino del servizio sanitario regionale con la Legge Regionale n.28 del 16 marzo 2015: l'intento è quello di poter presentare un’offerta ampia, soddisfacente ed esaustiva, che vede una riallocazione delle risorse e dei servizi sanitari e socioassistenziali in enti ed iter innovativi e che dovrebbe in ultima analisi sfociare in una implementazione qualitativa dell’assistenza, pur contemplando una riduzione della spesa pubblica.
L'intento di questo progetto di tesi è proprio quello di indagare ed enucleare i punti cardine di questa legge di riforma che, ispirandosi al Chronic Care Model, si è espansa nella attuazione della sanità di iniziativa al fine di prevenire le complicanze e conseguire una migliore gestione della patologia.
Prima di prendere in esame e di interfacciarsi con il nuovo disegno legislativo si è ritenuto dunque interessante provvedere a fornire una visione panoramica di come negli anni si sia realizzata la metamorfosi del nostro Sistema Sanitario, di riflesso alle mutanti necessità del malato e della società intorno ad esso.
Si è focalizzata l'attenzione su quegli enti nuovi protagonisti incombenti nello scenario della sanità della Regione Toscana, entrando nel merito della descrizione delle funzioni e del precipuo ordine strutturale delle Società della Salute (SdS), della Casa della Salute (CdS),
delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e delle Unita Complesse di Cure Primarie (UCCP).
Ci ritroviamo al contempo a dover fronteggiare una progressiva riduzione della disponibilità di risorse economiche e di conseguenza alla necessità di decurtare le quote della spesa sanitaria: ai governi nazionali e regionali si è posta la necessità di dare una risposta consona ed adeguata a questo nuovo complesso scenario.
Le patologie croniche determinano come prevedibile una consistente domanda di spesa assorbendo una rilevante percentuale delle risorse adibite al servizio sanitario. Esse incidono sui bilanci delle Regioni in maniera così consistente che negli anni è stato necessario rivalutare i modelli di gestione proposti, integrando agli originali soggetti, nuovi protagonisti strutturali. L' ideazione di nuove reti di servizi ed iter assistenziali che si facessero carico del nuovo profilo del malato hanno rivoluzionato l'approccio della sanità identificando nella tutela globale dell'individuo il punto ultimo del proprio intento di salute e lasciando decadere al passato la concezione di disease-targeted therapy.
Il diabete, l'ipertensione e le malattie cardiovascolari, le broncopneumopatie croniche ostruttive, le patologie neoplastiche e neuro- degenerative, l'obesità e l'osteoporosi, rappresentano sfide che non possono essere affrontate con l'erogazione di una prestazione sanitaria in forma unica e diretta: è necessario un intervento multidisciplinare, globale e continuo che garantisca una gestione efficace a lungo termine, che ne argini l'evoluzione e scongiuri o prevenga le recidive e complicanze.
Partendo da queste considerazioni, che vedono al centro della sanità pubblica l'individuo, con i suoi nuovi bisogni di Salute da intendersi come benessere psico-fisico, la Regione Toscana ha inteso promuovere un riordino del servizio sanitario regionale con la Legge Regionale n.28 del 16 marzo 2015: l'intento è quello di poter presentare un’offerta ampia, soddisfacente ed esaustiva, che vede una riallocazione delle risorse e dei servizi sanitari e socioassistenziali in enti ed iter innovativi e che dovrebbe in ultima analisi sfociare in una implementazione qualitativa dell’assistenza, pur contemplando una riduzione della spesa pubblica.
L'intento di questo progetto di tesi è proprio quello di indagare ed enucleare i punti cardine di questa legge di riforma che, ispirandosi al Chronic Care Model, si è espansa nella attuazione della sanità di iniziativa al fine di prevenire le complicanze e conseguire una migliore gestione della patologia.
Prima di prendere in esame e di interfacciarsi con il nuovo disegno legislativo si è ritenuto dunque interessante provvedere a fornire una visione panoramica di come negli anni si sia realizzata la metamorfosi del nostro Sistema Sanitario, di riflesso alle mutanti necessità del malato e della società intorno ad esso.
Si è focalizzata l'attenzione su quegli enti nuovi protagonisti incombenti nello scenario della sanità della Regione Toscana, entrando nel merito della descrizione delle funzioni e del precipuo ordine strutturale delle Società della Salute (SdS), della Casa della Salute (CdS),
delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e delle Unita Complesse di Cure Primarie (UCCP).
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