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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-04122012-102820


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
PLANTAMURA, LUISA
URN
etd-04122012-102820
Titolo
Le dinamiche del passaggio generazionale nelle imprese familiari di minori dimensioni
Dipartimento
ECONOMIA
Corso di studi
MANAGEMENT & CONTROLLO
Relatori
relatore Prof. Bonti, Mariacristina
Parole chiave
  • piccole e medie imprese
  • pianificazione
  • processo successorio in aziende a conduzione famil
  • fattispecie di successione.
  • generazione adulta
  • erede
Data inizio appello
30/04/2012
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
30/04/2052
Riassunto
Le Piccole e Medie Imprese o PMI si caratterizzano come una delle fondamentali risorse dell’economia europea. Rientra in tale categoria la maggior parte delle imprese esistenti che, a livello occupazionale, impiegano quote estremamente significative di forza-lavoro. In Italia, in particolare, le PMI svolgono da sempre un ruolo di primo piano e il nostro paese, si caratterizza per la forte presenza di imprese di piccole dimensioni, peculiarità che è spesso stata considerata un’anomalia.
Peculiare caratteristica delle PMI italiane è la struttura familiare, la cui rilevanza risulta evidente in quanto si tratta della struttura più diffusa dell’economia nazionale e la tipologia di azienda più importante rispetto alle public company e alle aziende pubbliche.
Il primo capitolo studia quindi l’impresa di minori dimensioni dal punto di vista definitorio e le PMI (sia in Italia, sia in Europa) trattandone sotto i diversi aspetti messi in rilievo dall’ampia letteratura sull’argomento (sovrapposizione impresa famiglia, aspetti istituzionali, forma giuridica, assetti proprietari, valorialità condivisa, asopetti gestionali, ciclo di vita e successione). Viene inoltre analizzata la gestione delle risorse umane, la questione delle competenze e degli intangibile asset nelle imprese familiari.
Il passaggio generazionale rappresenta, un momento estremamente critico nella vita dell'impresa; soprattutto nelle piccole realtà, il successo imprenditoriale appare strettamente legato alla figura dell'imprenditore-fondatore. L’impresa, infatti, almeno nelle intenzioni del fondatore, sarebbe destinata ad essere trasmessa alle generazioni successive, i cui componenti, a loro volta, dovrebbero diventare proprietari e responsabili della gestione d’impresa. In riferimento all’impresa familiare italiana al letteratura ha posto in evidenza come circa l’80% degli imprenditori considerano il passaggio generazionale un fenomeno gestibile con notevoli difficoltà o, addirittura, impossibile da gestire.
Il secondo capitolo affronta dunque la questione dei meccanismo di ricambio generazionale dapprima rispetto alle diverse fasi: consapevolezza della successione, scelta e formazione degli eredi, loro ingresso in azienda, assunzione crescente di responsabilità, ottenimento completo della leadership e uscita di scena della precedente generazione.
Inoltre, sono poi analizzate le diverse configurazioni della successione generazionale, sia dal punto dei vista del ‘padre’ (successione elusa, con abdicazione, differita, senza abdicazione), sia da quello del figlio (successione pretesa, traumatica, fisiologica nella continuità, coinvolgente). Delle forti criticità e difficoltà del passaggio generazionale vengono poi messe in rilievo sia gli elementi psicologici, sia quelli relazionali, ponendo particolare enfasi su alcuni aspetti fondamentali, come la gestione delle competenze.
Il terzo capitolo affronta due fondamentali questioni delle imprese familiari: l’impatto che ha la successione sulle performance dell’impresa ed un’indagine empirica sul passaggio generazionale.
Circa il primo punto, lo studio analizzato, della banca d’Italia del 2008, ha considerato le successioni verificatesi nel periodo 1996 – 2000, comparando i risultati ottenuti dalle imprese prima e durante la successione, per un periodo di tre anni in entrambi i casi. Lo studio ha riguardato sia imprese nelle quali la successione ha avuto luogo tra membri della famiglia, in cui il nuovo leader era parente del fondatore, sia imprese nelle quali, invece, il controllo è stato affidato a membri esterni alla famiglia stessa.
Per quanto attiene al secondo punto, invece, si è analizzata un’indagine empirica svolta dall’Università di Trieste nella Provincia triestina, nel 2008; lo studio ha riguardato un campione di 358 im¬prese di piccole e medie dimensioni (imprese individuali e società) loca¬lizzate nel territorio della Provincia di Trieste. Il campione è rappresentativo della popolazione di riferimento, dal punto di vista dei settori di attività in cui tali imprese si trovano ad operare.


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