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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04112016-165459


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
SIMONELLI, SILVIA
URN
etd-04112016-165459
Titolo
Il borgo di Bibola in Lunigiana: analisi conoscitiva e proposta di recupero e riqualificazione
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'ENERGIA, DEI SISTEMI, DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Relatori
relatore Prof. Bevilacqua, Marco Giorgio
relatore Prof. Bascherini, Enrico
Parole chiave
  • Nessuna parola chiave trovata
Data inizio appello
11/05/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
La scelta di esaminare la problematica della tutela e valorizzazione dei centri storici minori, con particolare attenzione al caso toscano del borgo di Bibola in Lunigiana, nasce dalla consapevolezza di una condizione spesso di degrado fisico e abitativo in cui versano e di una rilevante diffusione del fenomeno, in antitesi al fatto che questi piccoli insediamenti sono portatori di identità, qualità e valori autentici da preservare.
L’obiettivo di questo studio è quindi l’elaborazione di proposte di intervento per il recupero e la riqualificazione del caso in esame, intendendo con tali termini un complesso di azioni volte alla tutela e alla valorizzazione sia nei suoi aspetti architettonici specifici e storici, costituiti dal fitto tessuto di abitazioni in pietra, dai resti della cinta muraria e della porta di accesso, dai numerosi passaggi coperti e da alcune emergenze architettoniche, come il castello e il suggestivo percorso in galleria, sia in un’ottica di rivitalizzazione economica e sociale. Infatti questo borgo si trova in un territorio, quello delle colline lunigianesi, tanto prezioso da un punto di vista ambientale e storico, quanto minacciato dalle dinamiche socio-economiche attuali, che hanno portato a creare una situazione di marginalità dei piccoli centri interni e un conseguente spopolamento.
Il lavoro ha avuto inizio da uno studio a carattere territoriale, indispensabile per comprendere il legame tra gli insediamenti e il territorio, matrice stessa della loro formazione. È stata effettuata un’analisi dettagliata del borgo, una ricerca bibliografica e storica ed è stata, inoltre, delineata una possibile evoluzione storico-urbanistica dell’edificato, facendo riferimento a teorie di studiosi in materia e all’analogia con casi similari. Si è passati poi ad analizzare il legame dell’insediamento con il territorio circostante, in particolare la sua posizione strategica di controllo e la presenza della via Francigena che sono state da sempre motivo di importanza e di contesa da parte delle due potenze maggiori della Lunigiana: i vescovi di Luni e i marchesi Malaspina. Per comprendere il ruolo che la fortificazione di Bibola, e per estensione l’intero borgo, doveva aver assunto nel panorama medievale, è stata svolta un’analisi sull’incastellamento della valle e in un secondo momento si sono analizzate nello specifico l’architettura e le fasi costruttive del castello di Bibola.
Grande rilievo si è dato allo studio dello spazio fisico e sociale dell’intero insediamento, considerando l’importanza dell’indagine conoscitiva per comprendere i significati delle stratificazioni edilizie, far emergere gli aspetti identitari del luogo, individuare gli elementi di qualità da preservare e i detrattori da contrastare. È stato così analizzato dettagliatamente lo stato di fatto dell’abitato per poi individuare le linee d’intervento e i progetti per il recupero, il riuso e la collocazione di nuove funzioni atte a dare nuova vita al borgo. Sono state svolte infatti analisi e valutazioni, sia in termini fisici che sociali ed economici, indispensabili per una riqualificazione efficace del borgo.
Le indagini svolte sono state fondamentali per comprendere la vocazione dei luoghi e le esigenze degli abitanti. Da qui la scelta di valorizzare il patrimonio edilizio, favorendo il turismo di qualità, il ritorno alla residenza e lo sviluppo sostenibile, tramite introduzione di servizi recettivi, di piccolo commercio, ricreativi, culturali e residenziali, creando così nuove opportunità di occupazione e servizi per migliorare la vivibilità del borgo.
Anche se, per ottenere dei risultati veramente effettivi e duraturi, bisogna considerare la necessità di inserire gli interventi previsti in un più ampio programma che riguardi anche i centri storici minori, le emergenze architettoniche e l’ambiente paesaggistico circostanti, perché si creino delle reti di relazioni e servizi per un’offerta integrata.
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