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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04112008-170305


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
NIVIO, DOMENICO
URN
etd-04112008-170305
Titolo
Analisi del funzionamento di scooter a propulsione ibrida con rotismo epicicloidale
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA DEI VEICOLI TERRESTRI
Relatori
Relatore Ceraolo, Massimo
Relatore Prof. Frendo, Francesco
Parole chiave
  • scooter ibrido
Data inizio appello
29/04/2008
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
29/04/2048
Riassunto
Il numero di veicoli in circolazione nel mondo e le proiezioni di crescita relative ai
prossimi anni rendono ormai sempre più stringente l’esigenza di realizzare veicoli ad alto
rendimento e basse emissioni inquinanti.
L’idea di veicolo ibrido nasce proprio allo scopo di raggiungere questi due obbiettivi in
modo più efficace rispetto a quanto non avvenga attraverso sistemi di propulsione
convenzionali. La diffusione su larga scala necessita però, oltre che di soluzioni
tecnicamente valide, anche di tecnologie abbastanza consolidate che rendano le nuove
classi di veicoli competitive sul mercato anche dal punto di vista economico.
Nel settore dei motoveicoli non ci sono ancora mezzi ibridi in commercio, tuttavia i primi
modelli saranno disponibili nella seconda metà del 2008. In realtà, la riduzione dei
consumi già portata dall’introduzione dei motori 4 tempi e dell’iniezione elettronica
anche per le piccole cilindrate, i maggiori problemi di ingombro rispetto agli autoveicoli,
ma anche la maggiore incidenza percentuale del sistema ibrido sul costo totale del mezzo
hanno probabilmente influito negativamente in tal senso.
In questo lavoro è stata valutata la possibilità di utilizzare anche per uno scooter un
sistema di propulsione ibrido. Il modello cui si farà riferimento è l’ X8 125 Piaggio. La
configurazione che è stata scelta è del tipo serie-parallelo. La trasmissione di potenza è
effettuata tramite un rotismo epicicloidale i cui tre elementi principali si interfacciano sia
col motore termico che con le due macchine elettriche utilizzate. Il rotismo epicicloidale
assume un’importanza fondamentale per tutto il sistema e dovrà garantire, in determinate
condizioni di funzionamento, anche una variazione continua della rapporto di
trasmissione, sostituendo di fatto una trasmissione convenzionale realizzata tramite CVT.
È stato effettuato un dimensionamento del rotismo, anche allo scopo di valutarne gli
ingombri. Si è cercato poi di individuare, tra le possibili combinazioni degli elementi del
rotismo con le macchine, quale potesse essere la più adatta. Una particolare attenzione è
stata rivolta al modo in cui gestire la velocità di una delle due macchine elettriche (quella
ausiliaria) per garantire un rapporto di trasmissione alla ruota adeguato e una velocità di
rotazione del motore termico tale da farlo lavorare in zone di buon rendimento.
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