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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-04092016-183156


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MARTINI, SAMANTHA
URN
etd-04092016-183156
Titolo
IL RAPPORTO TRA OPEN INNOVATION E TUTELA DELLA PROPRIETA' INTELLETTUALE NEL SETTORE MANIFATTURIERO: un' analisi empirica
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'ENERGIA, DEI SISTEMI, DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI
Corso di studi
INGEGNERIA GESTIONALE
Relatori
relatore Prof.ssa Pellegrini, Luisa
relatore Prof. Aloini, Davide
Parole chiave
  • processo innovativo
  • open innovation
  • proprietà intellettuale
  • collaborazione esterna
Data inizio appello
27/04/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Le aziende che tradizionalmente hanno gestito l'innovazione come un processo interno, basandolo sulle proprie competenze e capacità, a partire dal secolo scorso hanno preso consapevolezza del limite dell’approccio chiuso ed hanno riconosciuto che, per mantenere una posizione competitiva, occorre cominciare a gestire la proprietà intellettuale attraverso una prospettiva aperta.
Questa tesi si propone di esaminare come le aziende gestiscono il legame, talvolta “paradossale”, tra Protezione della Proprietà Intellettuale ed Open Innovation, spinte da un lato a favorire il fluido interscambio di conoscenze, tecnologie e know how attraverso i confini aziendali e dall’altro restie alla condivisione dei benefici derivanti dai propri sforzi in innovazione.
Partendo dal dettagliato esame della letteratura e delle ricerche a riguardo, l’obiettivo è di verificare, mediante una survey condotta su un campione di 412 aziende manifatturiere operanti in Finlandia, Italia, Svezia e Gran Bretagna, che la già dimostrata forma ad “U” della relazione tra la strategia di appropriabilità e la performance innovativa è comprovata dal campione analizzato e ed offrire, allo stesso tempo, un ulteriore contributo tentando di dimostrare come le aziende “modulano” tale strategia a seconda del partner esterno con cui collaborano e della fase del processo innovativo in cui questa collaborazione avviene.
Un valore aggiunto è costituito poi dal tentativo di stimare come queste scelte aziendali vengano influenzate dal grado di turbolenza tecnologica del settore di appartenenza.
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