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La presente ricerca riguarda il modo in cui Gabriele D'Annunzio ha raccontato le tradizioni popolari abruzzesi,in una parte importante della sua prosa, partendo dalle"Novelle della Pescara", attraversando il romanzo "Il trionfo della morte" e chiudendo con le tragedie "La figlia di Iorio" e "La fiaccola sotto il moggio". L'oggetto della mia indagine sono i riti abruzzesi che D'Annunzio ricrea nelle sue opere e che sono la testimonianza di una cultura ricca di fascino, di mito e folclore. Tra paganesimo e religiosità popolare, tra matriarcato e culto mariano, il narratore ricostruisce la fisionomia di una terra fantastica, che ha nutrito la sua anima e la sua creatività.