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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-04072011-095509


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
BERTINI, FEDERICA
URN
etd-04072011-095509
Titolo
Valutazione farmacologica degli effetti di una nuova molecola a potenziale attivita antiasmatica nei confronti della degranulazione mastocitaria e dell'attivazione di tirosin-chinasi intracellulari coinvolte nella risposta antigene-mediata, su cellule RBL-2H3.
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE
Relatori
relatore Prof. Calderone, Vincenzo
relatore Dott.ssa Martelli, Alma
correlatore Dott.ssa Giusti, Laura
Parole chiave
  • mastociti
  • asma
  • RBL-2H3
Data inizio appello
28/04/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
28/04/2051
Riassunto
Alla luce delle possibili strategie d’intervento sulla degranulazione mastocitaria sono stati ipotizzati diversi farmaci da poter utilizzare nelle varie patologie, in cui il mastocita risulta avere un ruolo essenziale. In particolare questo lavoro sperimentale è stato finalizzato ad indagare in dettaglio i possibili meccanismi d’azione del composto A, nato sulla base di un modello farmacoforico potenzialmente idoneo a conferire un meccanismo di modulazione di canali ionici, in particolare dei canali Ca++ attivati del K+.
E’ stata utilizzata una linea cellulare tumorale mastocitaria di ratto, RBL-2H3 (Rat basofilic Leukemia). La degranulazione è stata indotta mediante tre metodi:
1) Stimolo antigenico
2) Liberazione di Ca++ intracellulare (Tapsigargina)
3) Ingresso di Ca++ extracellulare (Ionomicina)
Per quantificare la degranulazione è stato effettuato il saggio della β-Esosaminidasi in spettrofotometria ad una lunghezza d’onda di 405nm. Invece per valutare il ruolo delle tirosin-chinasi (Lyn, Syk e PLC) accoppiate al recettore FcεRI è stato effettuato il western blot.
Il Composto A ha provocato una significativa inibizione della degranulazione mastocitaria antigene-indotta, pressoché paragonabile a quella mostrata dal fatmaco di riferimento Cromolyn. Al contrario, il Composto A non ha esplicato alcuna azione sui processi degranulativi indotti da stimoli non antigenici legati all’incremento farmacologicamente indotto (Tapsigargina o Ionomicina) di calcio intracellulare.
Questo particolare profilo farmacodinamico sembra avvalorare l’ipotesi che il Composto A possa andare ad agire a livello dei meccanismi che si interpongono fra l’attivazione del recettore FcεRI e l’aumento di Ca++ intracellulare. In particolare, valutando diversi meccanismi trasduzionali a valle dell’attivazione del recettore, è stato osservato che tra le varie tirosin-chinasi il composto A determina una accentuata riduzione dei livelli di fosforilazione della PLC, conseguente allo stimolo antigenico. E’ pertanto ipotizzabile che l’inibizione delle vie tirosin-chinasiche associate allo stimolo del recettore FcεRI da parte dell’antigene costituisca un importante meccanismo d’azione responsabile degli effetti inibitori esplicati dal Composto A nei confronti della degranulazione mastocitaria.
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