ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-04052017-180220


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BERTOZZI, DARIO
URN
etd-04052017-180220
Titolo
Ottimizzazione di un ricevitore per segnali beacon 802.11b trasmessi da drone
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'INFORMAZIONE
Corso di studi
INGEGNERIA DELLE TELECOMUNICAZIONI
Relatori
relatore Prof. Reggiannini, Ruggero
Parole chiave
  • beacon
Data inizio appello
27/04/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una diffusione sempre maggiore dei sistemi APR, comunemente noti come droni. Inizialmente impiegati solo per scopi militari, il loro utilizzo è ad oggi ormai consolidato anche per applicazioni civili di varia natura, quali ad esempio il monitoraggio ambientale ed architettonico, le operazioni di ricerca e soccorso o per le videoriprese e la fotografia in generale.
Come è logico pensare però, questi dispositivi possono essere utilizzati anche da individui aventi scopi ostili, quali ad esempio un attacco fisico o di pirateria informatica. Diviene quindi di primaria importanza disporre di mezzi in grado di rilevarne la presenza, così da poter intervenire tempestivamente in caso di necessità.
In questo scenario si colloca il presente lavoro di tesi in cui viene sfruttata una particolare tecnica di spectrum sensing per rilevare e decodificare i segnali beacon IEEE 802.11b trasmessi dal drone stesso.
Con la decodifica dei beacon è infatti possibile ottenere una serie di informazioni essenziali per instaurare una comunicazione Wi-Fi, tra i quali troviamo anche il campo vendor, in cui è riportato il produttore del dispositivo che sta trasmettendo quei particolari beacon.
A tal fine è stato utilizzato un ricevitore beacon implementato su piattaforma Simulink ove è stato ottimizzato il processo di stima dell’offset di frequenza del segnale ricevuto, in modo da ottenere una rilevazione affidabile con un campo di aggancio pari anche al doppio di quello originario. In questo modo il ricevitore è in grado di operare anche con dispositivi APR che montano un oscillatore più economico e meno preciso.
Tale risultato è stato reso possibile sostituendo l’algoritmo di stima inizialmente presente con un secondo algoritmo, avente un errore di stima leggermente superiore ed un campo di aggancio più ampio, capace di operare correttamente anche con variazioni di frequenza di +-20% della portante.
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