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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-04042018-092819


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PETIO, FRANCESCO
URN
etd-04042018-092819
Titolo
Interventi di BCE e Fed nell'ultimo decennio: l'impatto delle politiche monetarie non convenzionali.
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
BANCA, FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI
Relatori
relatore Prof.ssa Ruiz, Maria Laura
Parole chiave
  • banca centrale
  • politica monetaria
  • quantitative easing
  • effetti
Data inizio appello
03/05/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
La crisi finanziaria scoppiata nel settembre del 2008 ha messo a dura prova la capacità delle principali Banche Centrali di continuare a perseguire propri obiettivi statutari attraverso politiche monetarie convenzionali: l’impossibilità di ridurre ulteriormente il tasso di riferimento, le inefficienze del mercato interbancario e l’incertezza degli operatori, hanno portato le banche centrali a cambiare il proprio modus operandi.
L’obiettivo di questo elaborato è, quindi, quello di esaminare l’impatto delle misure non standard messe in atto dalla Banca Centrale Europea, quantificandone gli effetti sulle principali variabili finanziarie e macroeconomiche così da poterne valutare la reale efficacia.
L’analisi fa riferimento al lavoro compiuto dalla BCE durante l’ultimo decennio, delineando gli step operativi delle politiche convenzionali fino al passaggio a quelle non standard, la cui efficacia è ancora oggi oggetto di dibattiti in letteratura e quotidiani. Inoltre, viene preso come modello di riferimento la Federal Reserve, mettendo in risalto le differenze relative agli strumenti utilizzati dai due istituti durante la crisi.
L’analisi empirica svolta è utile per quantificare l’impatto delle misure non standard sui mercati finanziari europei e sulle principali variabili macroeconomiche e attraverso tale studio si è potuto capire i punti di forza e debolezza all’interno dell’Eurozona. Sono stati presi in considerazione il mercato dei titoli di stato, delle obbligazioni corporate, azionario e valutario, mentre per quanto riguarda le variabili macroeconomiche, PIL, inflazione e il rapporto tra consumi e indebitamento delle famiglie, sono stati scelti come indicatori ottimali di benessere per misurare il Wealth Effect che le politiche non convenzionali sono riuscite a produrre.
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