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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-04042013-110750


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
SARNO, GIANNI
URN
etd-04042013-110750
Titolo
Felix Carrasquer Launed. Una vita tra sindacalismo e pedagogia
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E CIVILTA'
Relatori
relatore Olivari, Michele
Parole chiave
  • sindacalismo pedagogia
Data inizio appello
22/04/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
Oggetto di questa ricerca sono la vita e il pensiero del sindacalista libertario Félix Carrasquer. Egli nacque nel 1905 ad Albalate de Cinca, un paesino della provincia di Huesca, nella regione di Aragona, e morì a Thiel, in Francia, nel 1993.
Da adolescente ebbe gravi problemi di vista e poco più che ventenne divenne cieco.
A quattordici anni si trasferì a Barcellona, dove lavorò come pasticciere. Qui conobbe per la prima volta la CNT; però fino alla proclamazione della seconda Repubblica non vi partecipò formalmente. Durante gli anni della dittatura di Primo di Rivera (1923-1930) si dedicò allo studio e alla lettura. Entrò in contatto con diversi gruppi di affinità anarchica, però le loro azioni furono limitate. Come lui stesso ammise si dedicarono a leggere e a scrivere alcuni manifesti.
Con la proclamazione della Repubblica iniziò la sua vera attività. Ritornò al suo paesino natale e diede vita a una scuola serale e ad un gruppo di teatro. Inseguito ad alcune rivolte fu costretto a scappare.
Nel 1934 è di nuovo a Barcellona, questa volta con l'intenzione di aprire una scuola-cooperativa. In effetti, nel 1935 realizzò il suo obiettivo; nel quartiere di Clot, in un Ateneo libertario, aprì una scuola che aveva lo scopo di funzionare in modo autogestito. Con lo scoppio della guerra questa venne chiusa e Carrasquer collaborò in un primo momento con il funzionamento di un ospedale della città, e in seguito si recò in Aragona, dove fondò una scuola cooperativa per i figli dei contadini che partecipavano alle collettivizzazioni. Con l'arrivo dell'esercito franchista dovette scappare. Così iniziò il suo vagare; inizialmente in Catalogna, in seguito in Francia, dove fu imprigionato in diversi campi di concentrazione e da dove riuscì a scappare solo nel 1943. Nel 1944 ritornò a Barcellona, dove collaborò con il comitato regionale della CNT, ma venne arrestato e condannato a sei mesi di carcere. Uscito si recò a Madrid per costituire il nuovo comitato nazionale della CNT. Venne arrestato e condannato a venticinque anni di prigione, scontandone più di dodici. Scarcerato, nel 1959, gli venne proibito di risiedere a Barcellona, quindi decise di recarsi con la compagna Matilde Escuder Vicente in Francia, a Thiel. Negli anni settanta rientrò in Spagna dedicandosi a diffondere le esperienze delle collettivizzazioni, e collaborando con la ricostituzione della CNT. Con la scissione di questa si schierò con la parte che in seguito si chiamò CGT.
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