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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-04012011-135442


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
BRIONI, CECILIA
URN
etd-04012011-135442
Titolo
La garconne contro la nuova donna fascista: per una storia degli standard di bellezza femminile francesi e italiani nel primo dopoguerra.
Dipartimento
LETTERE E FILOSOFIA
Corso di studi
STORIA E CIVILTA'
Relatori
correlatore Prof.ssa Fiorino, Vinzia
relatore Prof. Banti, Alberto Mario
Parole chiave
  • années folles
  • dopoguerra
  • donna
  • corpo
  • bellezza
  • garçonne
  • fascismo
Data inizio appello
26/04/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/04/2051
Riassunto
Questo lavoro si pone come obiettivo di investigare i cambiamenti nella concezione dei canoni di bellezza femminile in Francia e in Italia nel periodo del primo dopoguerra. Utilizzando come fonti principali le riviste femminili, si è cercato di identificare quali fossero i discorsi attraverso i quali si diffondono determinati modelli e stili. In Francia i modelli di bellezza oscillano tra l'imitazione e l'affermazione: imitazione dello stile maschile e di quello delle grandi stars del cinema, e volontà nel raggiungimento di una bellezza che si può ottenere e si deve ottenere, e per la quale le grandi case di moda e le industrie di prodotti di bellezza metteranno a disposizione tutti gli strumenti necessari. I modelli italiani, invece, esprimono una totale subordinazione della donna a volontà esterne: volontà politiche, innanzitutto, ma anche indicazioni culturali (i dettami del cinema hollywoodiano, ad esempio). La situazione italiana presenta una contraddizione tra il modello fascista della donna autentica e naturale, moglie e madre, e il modello modernista, urbano e cosmopolita, rappresentato dalla bellezza mostrata nei films hollywoodiani e proveniente dalla Francia, il quale, nonostante gli sforzi del Regime, non può scomparire dall'immaginario dei giovani italiani del Dopoguerra, già inseriti in un primo avvicinamento a quella "cultura di massa" che raggiungerà la sua affermazione nel secondo dopoguerra.
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