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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-04012009-162924


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
BARONI, NICO
Indirizzo email
nicobaroni@hotmail.it
URN
etd-04012009-162924
Titolo
Esperienza di diradamento su Sangiovese nella D.O.C.G Morellino di Scansano
Dipartimento
AGRARIA
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE VITIVINICOLE
Relatori
Relatore Prof.ssa Pistelli, Laura
Relatore Prof. Scalabrelli, Giancarlo
Parole chiave
  • caratterizzazione della chioma
  • analisi chimiche
  • diradamento
  • microvinificazione
  • analisi multivariata dei risultati
Data inizio appello
20/04/2009
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il presente lavoro si basa su un'esperienza di diradamento delle uve del vitigno Sangiovese, effettuato sulla proprietà di un'azienda agricola situata nella zona a D.O.C.G “Morellino di Scansano”, ubicata in località Montebottigli, sei chilometri a sud di Grosseto. Il presente lavoro è stato svolto su una parcella di 1,07 ha, impiantata nella primavera del 2003 con il vitigno Sangiovese; clone R24 innestato su portinnesto 110R. Il sistema di allevamento è quello del cordone speronato, con una distanza tra i filari di 2,2 m e di 0,80 m sulla fila. Il vigneto avente una esposizione sud-est e situato ad un'altitudine di 150 m s.l.m è stato virtualmente suddiviso in tre parti uguali, le quali ulteriormente divise in 3 blocchi della stessa estensione dove successivamente si è operato due diverse tecniche di diradamento, oltre al controllo non diradato. In particolare la zona denominata A è stata mantenuta non diradata (quindi come prova in bianco), la zona denominata B ha subito un diradamento operato su tutti i grappoli, asportando da questi il 30-40% del grappolo stesso (dalla parte terminale), nell'ultima tesi denominata C, è stato effettuato il diradamento rimuovendo grappoli interi al fine di lasciare un numero prefissato di questi (sei per pianta, corrispondenti ad un diradamento medio del 30%). Successivamente, rispettando la virtuale divisione del vigneto, sono state svolte analisi vegeto produttive con lo scopo di individuare eventuali differenze tra lo sviluppo delle viti dopo le diverse tecniche di diradamento. Al momento della voluta maturazione (determinata secondo gli abituali parametri usati dall'azienda ospitante) le tre tesi: A, B e C sono state vendemmiate e microvinificate separatamente in piccoli serbatoi di acciaio (1000 L). La fermentazione alcolica e quella malo-lattica sono state svolte secondo il protocollo aziendale ed il vino prodotto è stato affinato per breve tempo in piccole botti di rovere in attesa della valutazione sensoriale da parte di uno specifico panel di degustazione che, insieme alle analisi chimiche effettuate, è andato a valutare le eventuali differenze del prodotto finito. I dati così rilevati insieme a quelli di caratterizzazione della chioma e del comportamento vegeto produttivo sono stati opportunamente trasformati, ove necessario, al fine di essere confrontati tramite analisi statistica (software SPSS 12). L'analisi statistica multivariata ha permesso di valutare l’effetto della modalità di diradamento sui parametri qualitativi delle uve e del mosto, mostrando una corrispondenza con le operazioni svolte in vigna. Infine mediante l’analisi discriminante dei dati ottenuti con l’analisi sensoriale si evidenzia la riconoscibilità dei vini da parte del panel.
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