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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03312017-104224


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BONANINI, EDOARDO
URN
etd-03312017-104224
Titolo
Il controverso rapporto fra la mera riproposizione di questioni in appello ex art. 346 c.p.c. e l'appello incidentale ex art. 343 c.p.c.: quale onere incombe sull'appellato soccombente teorico?
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Menchini, Sergio
Parole chiave
  • appello
  • parte di sentenza
  • soccombenza teorica
  • mera riproposizione
  • appello incidentale
  • appello incidentale condizionato
Data inizio appello
19/04/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
La tesi si propone di chiarire quale sia l'onere incombente sulla parte appellata, vittoriosa nel merito in primo grado, che, una volta proposto l'appello principale dalla controparte, intenda sottoporre al riesame del giudice d'appello talune questioni che non erano state decise in senso a lei favorevole dal giudice di prime cure, in quanto o rimaste tecnicamente assorbite o espressamente rigettate ma assorbite in senso lato dalla vittoria comunque conseguita in altro modo: per il solo giudizio di appello, infatti, il nostro codice di rito prevede due istituti processuali diversi che, almeno in linea teorica, potrebbero soddisfare una tale esigenza, ossia a dire, da un lato, la mera riproposizione di "domande ed eccezioni non accolte" di cui all'articolo 346 c.p.c., e, dall'altro lato, l'appello incidentale di cui all'articolo 343 c.p.c.; l'obiettivo che si intende perseguire con tale lavoro, dunque, è quello di delimitare il campo di applicazione di questi due istituti, cercando di delineare un criterio guida che consenta di stabilire quando per la parte appellata sia sufficiente la mera riproposizione di questioni ovvero quando, al contrario, sulla stessa parte incomba un vero e proprio onere di appello incidentale, quanto meno condizionato. Per fare questo, dopo aver evidenziato come anche sul rapporto fra mera riproposizione e appello incidentale incida il mutato contesto legislativo in materia di appello civile volto a qualificare quest'ultimo sempre più in termini di revisio prioris instantiae anziché come novum iudicium, si passerà all'analisi esegetica delle due norme di riferimento, ossia gli articoli 343 e 346 c.p.c., per cercare di determinare un criterio-guida che consenta la demarcazione fra le due norme, finendo poi per analizzare più specificamente talune fattispecie, come, ad esempio, quella in cui la domanda di garanzia impropria sia rimasta assorbita in primo grado per il rigetto della domanda principale, dal momento che su di essa sono di recente intervenute le Sezioni Unite della Corte di cassazione, con la sentenza numero 7700 del 19 aprile 2016, le quali hanno dettato alcuni punti fermi che devono essere presi come necessario riferimento nello svolgimento del lavoro oggetto della presente trattazione.
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