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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03292014-154602


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DI PIETRO, SALVATORE
URN
etd-03292014-154602
Titolo
Teorie della complessità e processi formativi
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Relatori
relatore Prof. Galanti, Maria Antonella
Parole chiave
  • pedagogia
  • istruzione
  • intelligenza
  • identità
  • gruppo
  • formazione
  • educazione
  • creatività
  • complessità
  • competenze
  • pensiero narrativo
  • scuola.
Data inizio appello
23/04/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Ci troviamo in una società complessa che necessita di conoscenze, competenze e capacità riflessive sempre superiori per gestire il quotidiano. Nello stesso tempo, però, i processi di conoscenza si connotano sempre più marcatamente come percorsi attraverso l'incertezza, la mancanza di punti fermi, la difficoltà ad individuare relazioni deterministiche. La scuola si configura perciò in maniera nuova: come sede di una formazione non fine a se stessa, ma aperta fin da subito all'azione sul territorio e luogo in cui sviluppare apprendimenti che si potrebbero definire di “secondo livello” (inerenti a dimensioni quali l'autoriflessività, la metacognizione, gli stili cognitivi, la capacità di attribuzione di significato). La tesi propone nei primi capitoli un'analisi del paradigma nascente della complessità al fine di ristrutturare le cornici concettuali attraverso le quali ci accostiamo ai fenomeni in oggetto. Vengono, quindi, passati in rassegna dei principi guida che permettono di avvicinarsi alla complessità, caratterizzati da una logica di fondo che favorisce l'interconnessione del pensato. Ciò fa scaturire una riflessione sugli schemi mentali e le abitudini cognitive che ci accompagnano quando ci muoviamo nel mondo. Vengono quindi analizzati dei modi possibili per incrementare la capacità di leggere la trama complessa del quotidiano, a partire dall'esperienza scolastica. Ci si sofferma anche sul soggetto coinvolto in questi processi, soggetto che appare sempre più inquieto, incompiuto e conseguentemente impegnato in maniera responsabile verso la formazione del proprio sé. In questa analisi non si perde di vista il ruolo dell'insegnante, che rischia di essere incapace di insegnare se non è disposto ad apprendere insieme alle persone che accompagna. Un insegnante che deve essere capace di tracciare una “strada”, ma ancora di più, deve essere disposto ad abbandonarla se lo allontana dalla sua meta: i suoi compagni di viaggio, gli alunni. Successivamente vengono presentati approcci alla conoscenza, -e nello specifico al lavoro in classe- finalizzati alla restituzione della dimensione complessa del reale ed evidenziate altre forme di razionalità, non rispondenti a criteri deterministici lineari. Si configura così una scuola capace di utilizzare logiche plurali e di aiutare gli individui nel loro percorso di realizzazione attraverso la valorizzazione della loro specifica forma di intelligenza.
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