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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03292007-211505


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Moretti, Emanuele
URN
etd-03292007-211505
Titolo
PROGETTO DI RECUPERO DELLA EX-FILANDA DI FORNO. CENTRO DI SERVIZI DI NATURA CULTURALE E SOCIALE
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE - ARCHITETTURA
Relatori
Relatore Prof. Croce, Pietro
Relatore Dott. Navacchi, Andrea
Relatore Prof. Pierini, Roberto
Relatore Prof. Taddei, Domenico
Parole chiave
  • Nessuna parola chiave trovata
Data inizio appello
20/04/2007
Consultabilità
Completa
Riassunto
Alla fine dell'800 imprenditori liguri scelgono il paese di Forno nella zona montana massese per la costruzione di un cotonificio.
Il più grande stabilimento industiale della zona comporta una rivoluzione dal punto di vista sociale, economico e culturale.
L'impianto rimane in attività fino agli anni '40, ma pochi giorni dopo l'eccidio di Sant'Anna di Forno il 13 giugno 1944, truppe naziste lo minano con bombe incendiarie provocando il crollo della struttura interna in legno e ghisa.

Spettacolarmente incastonati tra picchi rocciosi e il fiume, il recupero dei ruderi rappresenta un'occasione; da una parte per porre fine al decadimento e al degrado di cui la struttura soffre; dDall'altra per proporre un progetto che presenti l’utilizzo di uno spazio come catalizzatore e trampolino di esperienze volte a creare un confronto culturale e sociale per i cittadini.
Nel rispetto dell'originale funzione del complesso è stata infatti sviluppata l'idea della "fabbrica di Cultura", un centro in cui essa non sia solo "fruita" ma anche, e soprattutto "creata".

Il processo di progettazione si è sviluppato in varie fasi di approccio (Luogo, Informazione, Memoria/Creatività) per poi giungere all’esito progettuale che si articola a vari livelli di definizione (Progettazione Urbanistica, Architettonica e Strutturale di un elemento architettonico emergente).
L’ aspetto urbanistico ha riguardato il recupero e il ripristino di un legame tra la Filanda e il contesto in cui si inserisce (la valle del Frigido, Forno e Massa) attraverso lo studio dei collegamneti con la città, la proposta di un percorso didattico ambientale nel tratto di fiume tra Forno e la Filanda, e nel recupero a museo “en plein air” degli orti abbandonati del cotonificio. Inoltre è stato definito un’ organigramma complessivo ed un suo "funzionamento" coerente con le destinazioni che l’amministrazione comunale prevede per il complesso e con l’organizzazione “originale” dello stabilimento.
L’analisi del “funzionamento” dell’edificio è stata riproposta in maniera più approfondita in fase di progettazione architettonica del centro culturale attraverso la definizione degli spazi funzionali, nonchè il recupero e la ricostruzione dei rapporti interni.
Anche l’approccio formale è stato indirizzato dall’analisi condotta sul complesso edilizio per la quale sono stati definiti due problemi essenziali: il rapporto con le rovine architettoniche e la progettazione all’interno di una scatola, individuata dal “recinto” murario.
L’esito progettuale ha avuto risultati tali da concludersi con lo studio di una scala esterna in acciaio come elemento strutturale architettonicamente emergente evidenziando così il legame biunivoco esistente scelte formali e scelte tecniche e tecnologiche.