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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03272016-182718


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GRAZIOLA, ROSELLA
URN
etd-03272016-182718
Titolo
La fusariosi della spiga del frumento. Gestione della problematica nelle filiere biologiche.
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PRODUZIONI AGROALIMENTARI E GESTIONE DEGLI AGROECOSISTEMI
Relatori
relatore Dott.ssa Rossi, Adanella
Parole chiave
  • fusariosi della spiga
  • frumento
  • agricoltura biologica
Data inizio appello
18/04/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
La fusariosi della spiga è una delle principali e più dannose malattie del frumento ed è causata da varie specie fungine. In Italia Fusarium graminearum e F. culmorum sono i principali agenti della malattia. Il verificarsi di condizioni ambientali favorevoli allo sviluppo di questi agenti patogeni, può indurre il manifestarsi di epidemie con danni quantitativi e qualitativi sulla granella. Il genere Fusarium può produrre micotossine dannose per la salute dell'uomo e degli animali. Il presente lavoro di tesi ha l'obiettivo di indagare la gestione di questa problematica all'interno delle filiere biologiche. Dopo un inquadramento dei vari aspetti, tramite quattro casi studio e interviste a testimoni privilegiati il lavoro ha cercato di caratterizzare quali sono le azioni che vengono (o possono essere) messe in atto, da parte dei vari attori, per contrastare la fitopatia e le sue conseguenze. Le quattro filiere biologiche studiate hanno riguardato tre cooperative agricole che, pur avvalendosi di soggetti esterni per lo stoccaggio e la molitura, realizzano le fasi di produzione, trasformazione e commercializzazione, e un'azienda agricola che gestisce tutte le fasi avendo un proprio molino. Il metodo dell'agricoltura biologica prevede pratiche agronomiche che si sono dimostrate efficaci nel contrastare la malattia. Tutte le realtà sottoposte ad analisi concordano che è fondamentale la prevenzione, attraverso la corretta gestione dell'agro-ecosistema, attuata ad esempio, tramite la rotazione, la minor densità di semina e una fertilizzazione moderata. Inoltre lungo la filiera si presta attenzione: al monitoraggio della malattia in campo; alle operazioni di pre-pulitura prima dello stoccaggio; alla pulitura e alla selezione che precedono la molitura e alla scelta delle procedure di molitura. Gli aspetti tecnici non sono risultati elemento di particolare criticità, mentre è fondamentale migliorare il coordinamento e il flusso di informazioni, affinché tutte le parti agiscano al meglio delle loro potenzialità. I casi studiati sono esempi concreti di come, andando oltre alla logica del profitto, possano nascere e svilupparsi realtà che operano per il bene comune. La responsabilizzazione degli operatori e la consapevolezza di lavorare per un fine condiviso, quale il produrre alimenti con elevati standard nutrizionali e di sicurezza igienico-sanitaria e la salvaguardare dell'ambiente, porta a positive ricadute sul territorio, in ambito sociale e indirettamente anche sul profitto aziendale, che diviene strumento per concretizzare quello che in principio era solo un ideale.
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