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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03262018-091421


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
SULIS SATO, ELENA GIUSEPPINA
URN
etd-03262018-091421
Titolo
Progetto di un piccolo insediamento a Murano realizzato con tecnologie a basso impatto ambientale
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'ENERGIA, DEI SISTEMI, DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE - ARCHITETTURA
Relatori
relatore Prof. Di Sivo, Michele
relatore Prof. Bascherini, Enrico
Parole chiave
  • tecnologie a secco
  • ecosostenibilità
  • alluminio
Data inizio appello
23/04/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
La presente tesi si pone l’obiettivo di indagare le possibilità di applicazione di concetti legati alla sostenibilità ambientale in termini di soluzioni e tecnologie costruttive innovative.
In anni di studio nella mia formazione, attraverso molteplici fonti, si sono sedimentati i concetti di “economia circolare”, “bioedilizia”, “riciclo”, “upcycling” (riuso creativo). Sono concetti ormai divenuti un “must” nell’architettura contemporanea che comincia a proporne esempi anche in Italia. A questi concetti mi sono ispirata nel mio progetto, e nelle pagine che seguono cerco di analizzare il concretizzarsi di essi nella pratica delle tecniche di costruzione e nella scelta di produttori e fornitori per il reperimento dei materiali sul mercato, soffermandomi particolarmente su idee guida, normative e certificazioni innovative, progetti modello realizzati.
Oggi più che in passato si sente l’esigenza di progettare in maniera attenta tenendo conto di alcuni fattori chiave: la salubrità dei materiali, il reperimento delle risorse e la gestione degli scarti. Assistiamo infatti da un lato alla crescente scarsità di risorse soprattutto in termini di materie prime, con conseguente aumento del costo delle stesse, dall’altro all’ingigantirsi del problema della gestione dei rifiuti. Attualmente in Italia, nonostante la legislazione in materia, la forma più comune di eliminazione dei rifiuti è la discarica. Gli spazi che è possibile destinare alle discariche diventano sempre più esigui; e man mano che la protezione dell’ambiente a livello normativo si fa più stringente i costi legati al conferimento in discarica si fanno più rilevanti.
Inoltre, in particolar modo nel caso dei materiali dannosi per l’ambiente, come molti dei rifiuti legati al settore delle costruzioni e demolizioni, lo smaltimento in discarica non rappresenta una soluzione a causa dell’impossibilità in molti casi di ricorrere alla termodistruzione e ai grandi costi relativi all’eliminazione delle sostanze nocive. L’utilizzo del riciclaggio consente quindi di ridurre la massa di rifiuti e di recuperare parte del valore dei materiali. È per questo che già in fase di progetto e produzione molte aziende stanno sviluppando materiali che possano essere riciclati all’infinito e che siano costituiti in tutto o in parte da materie prime seconde.
Il futuro del settore delle costruzioni passa quindi per l’innovazione tecnologica e ambientale. Attraverso la chiave della cosiddetta “economia circolare” diventa infatti oggi possibile guardare in modo nuovo al rilancio del settore (anche per farlo uscire da una crisi che va avanti da dieci anni), riducendo l’impatto degli interventi e spingendo il riciclo di materiali. Il dato importante è che non si tratta di sogni ambientalisti ma di prospettive chiaramente scritte nelle direttive europee e realizzate in cantieri di opere pubbliche in Italia e all’estero, che dimostrano la concreta possibilità di ridurre l’impatto sugli ecosistemi e di spingere, al contempo, la creazione di lavoro e di ricerca applicata.
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