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Si espongono i risultati relativi allo studio della coroplastica funeraria della Sardegna di età romana. Si tratta di statuine che accompagnavano i defunti nel loro viaggio ultraterreno, in particolare individui infantili.
Le attestazioni non sono numerose, ma inedite e molto significative, dal momento che il loro studio rivela la presenza di un culto al dio Telesforo nel Nord Ovest della regione, mai rilevato prima in Sardegna, e di un culto molto probabilmente a lui riferibile nel cagliaritano.
Telesforo era il dio fanciullo della convalescenza e della ‘rinascita’, colui che, nel caso di morte, accompagnava anche i bambini nell’Ade. Era associato al culto del dio guaritore Esculapio, che ne è anche il padre.
Insieme a Telesforo assumono significato altre raffigurazioni antropomorfe da contesti tombali; tra queste, di particolare interesse, la sorella/paredra di Telesforo: Igea. La dea della salute, di cui non vi erano ancora attestazioni certe nell’Isola.