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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03252019-123213


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BEVILACQUA, ARIANNA
URN
etd-03252019-123213
Titolo
PROPOSTA DI VALORIZZAZIONE GEOTURISTICA NELL'ISOLA DI FAVIGNANA ATTRAVERSO ITINERARI GEOMORFOLOGICI
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE AMBIENTALI
Relatori
relatore Prof.ssa Bini, Monica
relatore Prof.ssa Pappalardo, Marta
controrelatore Dott. Vacchi, Matteo
Parole chiave
  • geovalorizzazione
  • geositi
  • geoconservazione
  • isola di Favignana
  • isole Egadi
Data inizio appello
12/04/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/04/2089
Riassunto
L’isola di Favignana, la maggiore dell’Arcipelago delle Egadi, si trova 4,5 miglia marine ad ovest dalle coste della Sicilia occidentale. L’isola è nota per la bellezza del suo paesaggio e dei suoi fondali ed è meta di turismo balneare concentrato soprattutto nei mesi estivi. Dal 1991 l’Arcipelago fa parte di un’area marina protetta, che comprende 53.992 ettari di mare. Mentre per la parte emersa oggi non vi sono adeguati progetti di valorizzazione.
Questo lavoro di tesi è incentrato sullo studio, la valorizzazione e la conservazione del patrimonio geologico dell’isola di Favignana, al fine di integrare le conoscenze scientifiche e di favorire lo sviluppo di un turismo più sostenibile, non esclusivamente concentrato in pochi mesi ed in alcuni tratti costieri. Una carta geomorfologica di base è stata il requisito indispensabile per l’individuazione dei principali geositi presenti sull’Isola che mostra elementi di elevato interesse scientifico e culturale che, se inseriti in un adeguato progetto di geoconservazione, sono adatti ad una divulgazione didattico-scientifica.
Il progetto presentato in questa tesi si è basato su quattro fasi principali:
- Individuazione dei siti
- Catalogazione
- Gerarchizzazione
- Valorizzazione

INDIVIDUAZIONE
I geositi sono stati individuati usando come base la carta geomorfologica realizzata prevalentemente da remote sensing e disegnata a mano nell’ambito del mio lavoro di tesi triennale in Scienze Naturali ed Ambientali. Questa è stata verificata con un rilevamento geomorfologico dedicato ed è stata digitalizzata utilizzando il software open source QGIS.
Durante le attività di campagna sono stati individuati 10 aree da proporre come geositi, sono stati inoltre acquisiti dei punti con il GPS differenziale, al fine di ottenere una precisa localizzazione planimetrica ed altimetrica degli elementi cartografati.
I geositi proposti sono stati individuati e classificati dividendoli per agente morfogenetico e sono (fra partentesi è riportata la località):
- Cava costiera (Scalo San Giuseppe)
- Cava in galleria (Scalo Cavallo)
- “Labirinto” di cave (Punta San Vituzzo)
- Notch (Bue Marino)
- Depositi del Tirreniano (Cala Fumere e Marasolo)
- Carsismo superficiale (tra Cala Pirreca e Cala Rotonda)
- Boulder (Cala del Pozzo)
- Reef a Vermetidi (Cala del Pozzo)
- Grotte delle Uccerie (Punta Faraglione)

CATALOGAZIONE
Per i geositi individuati (che non ricadono in proprietà privata) sono state compilate le schede per proporne l’inserimento nell’Inventario Nazionale dei Geositi Italiani gestito dall’ISPRA. Nella compilazione delle schede sono stati indicati:
- L’interesse scientifico e contestuale assegnando un interesse primario e uno o più interessi secondari.
- Le litologie caratterizzanti
- La fruizione dell’area
- La protezione e i vincoli esistenti
- Lo stato di conservazione
- La proposta di un’azione di protezione

GERARCHIZZAZIONE
Per quanto sia chiaro che una valutazione quantitativa che permetta di gerarchizzare i geositi abbiano sempre un grado di soggettività, la necessità di attribuire un valore è sostanziale in inventari di questo tipo al fine di stabilire una priorità di conservazione. Per ottenere una valutazione è stato sperimentato il metodo dato da Brilha (2016). La quantificazione permette di valutare anche il rischio di degrado a cui i geositi possono essere soggetti.
La valutazione è stata eseguita su:
- Valore Scientifico
- Potenziale uso educativo e turistico
- Rischio degrado
Ogni valutazione è suddivisa per vari criteri a cui vengono assegnati punteggi da 0 a 4 punti. I punteggi vengono poi calibrati moltiplicandoli per un peso e vengono sommati per dare il risultato finale che permette di confrontare i diversi geositi.

VALORIZZAZIONE
Per valorizzare e divulgare i siti sono stati progettati, in ambiente Gis, 4 percorsi geoturistici. Per ognuno sono stati spiegati i processi geologici e geomorfologici che stanno alla base della formazione degli elementi considerati. Sono stati inoltre progettati pannelli divulgativi che grazie ad una collaborazione con le amministrazioni locali sarà poi possibile installare nei singoli percorsi in modo da spiegare ai visitatori l’importanza del patrimonio geologico dell’Isola.

SPUNTI DI APPROFONDIMENTO SCIENTIFICO
Analizzando questi geositi si sono aperti campi di studio che meritano un approfondimento delle ricerche:
- Cave: attraverso collaborazioni con archeologici si può fare uno studio sui tempi di attività delle cave più antiche su cui non vi sono documenti scritti. Le pareti delle cave sommerse offrono un’occasione unica per studiare i meccanismi e la tempistica di formazione dei notch intertidali,
- Reef a Vermetidi: questa è una biocostruzione della fascia intertidale che si impostata su di una piattaforma litorale sommersa. Riuscendo a datare i gusci perennemente sommersi che stanno più in basso si riuscirebbe ad avere indicazioni sulle variazioni del livello medio marino. Depositi del Tirreniano: le tracce del livello del mare di 120 – 130 ka misurate a quote tra 1,47 m e 2,14 m circa meritano di essere approfondite e chiarite anche in relazione ad analoghi ritrovamenti in altre aree costiere del Mediterraneo.
- Morfologia subacquea: attraverso lo studio di rilievi batimetrici di dettaglio sarebbe possibile indagare la geomorfologia dei fondali e individuare geositi sommersi raggiungibili attraverso percorsi di snorkeling
Potrebbero essere inoltre considerati nuovi geositi che per difficoltà di raggiungimento non sono stati rilevati in questa tesi come ad esempio i geositi carsici ipogei.
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